Sinner contro Alcaraz, impossibile stabilire chi è più forte: ecco il dato assurdo sui punti vinti nelle loro sfide

  • Postato il 17 novembre 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Chi è più forte tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz? È probabilmente la domanda più gettonata nel mondo dello sport, soprattutto negli ultimi due anni. Da quando si sono definitivamente presi la scena. Perché alle Atp Finals ha vinto Sinner, ma settimane prima agli Us Open aveva vinto Alcaraz. E prima ancora – a Wimbledon – ancora Sinner, ma al Roland Garros aveva trionfato lo spagnolo. È una domanda a cui è complicatissimo dare una risposta. Se pure si volesse dare attraverso i numeri, anche quelli sono in perfetto equilibrio. E c’è una statistica che rende il concetto alla perfezione: i due – nel corso dei loro 16 precedenti – hanno giocato ben 3.302 punti totali. E quanti ne ha vinti uno e quanti l’altro? Esattamente 1.651 a testa.

Un dato incredibile, che testimonia quanto equilibrio ci sia nei confronti diretti. Sinner era infatti in svantaggio di sei punti fino alla finale delle Atp Finals, ma ha colmato il gap vincendo 78-72 a Torino. Anche ieri – domenica 16 novembre – la finale è stata tiratissima: 7-6, 7-5 in due ore e 15 minuti di partita. Un match equilibratissima, con nessuno dei due che ha dato la sensazione di essere superiore all’altro e che si è giocato su pochissimi punti: nello specifico, un paio nel tie-break del primo set, più pochi altri giocati nel secondo.

Un equilibrio che dura da due anni

La finale delle Atp Finals è stata solo l’ultima testimonianza di una rivalità equilibratissima, ma ci sono altri dati a confermarlo. Il primo, quello più significativo: dal 2024 Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno vinto 18 dei 19 tornei (94,74%) in cui entrambi erano presenti in tabellone: a fare eccezione soltanto il Masters 1000 di Madrid del 2024, ma con un asterisco.

A vincere fu Andrej Rublev, è vero che sia Sinner che Alcaraz erano presenti in tabellone, ma l’azzurro si ritirò agli ottavi per infortunio prima di scendere in campo contro Felix Auger-Aliassime. E in questi 18 tornei vinti, 10 li ha vinti Sinner, 8 invece Alcaraz. L’altoatesino è in vantaggio in questa statistica relativa ai tornei vinti, ma in svantaggio nei precedenti: 10-6 in favore dello spagnolo.

Dei dieci tornei vinti da Sinner, nove sono su cemento (tre indoor), uno su erba (Wimbledon 2025). Degli otto vinti da Alcaraz, tre sono su terra rossa (due Roland Garros e uno agli Internazionali d’Italia), uno su erba (Wimbledon 2024) e quattro su cemento (zero indoor). Dato che testimonia anche un altro aspetto: non diventa scarso Sinner da aprile a giugno (stagione su terra rossa) e non diventa scarso Alcaraz a fine anno, quando si gioca su cemento prevalentemente indoor.

Semplicemente i due hanno due superfici preferite differenti. E ancora: Sinner e Alcaraz hanno vinto 24 tornei in carriera a testa e negli ultimi due anni si sono divisi equamente gli slam: quattro a testa totali, due per anno. Nel 2024 Alcaraz ha vinto a Wimbledon e al Roland Garros, mentre Sinner ha trionfato nei due su cemento (Australian Open e Us Open).

Nel 2025 invece per l’italiano è arrivato il primo titolo sull’erba di Wimbledon e il trionfo agli Australian Open (il secondo), mentre Alcaraz ha vinto ancora al Roland Garros e poi agli Us Open. E quindi: chi è più forte tra Sinner e Alcaraz? A oggi è impossibile dirlo, nemmeno attraverso i numeri. C’è chi preferisce l’estro e l’atletismo dello spagnolo, chi la potenza e la calma dell’italiano. Un giusto mix che rende ogni finale equilibrata, indimenticabile e spettacolare.

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Il Fatto Quotidiano

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