Sinner come Federer per Bertolucci, poi l'avvertimento su Alcaraz: Carlos ‘ruba’ i segreti a Jannik per tornare numero 1
- Postato il 11 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Al Masters 1000 di Cincinnati si è riaccesa la sfida tra i dominatori attuali del tennis maschile Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che hanno superato – anche se in maniera ben diversa – l’esordio negli Stati Uniti d’America. In occasione del torneo dell’Ohio è però diventato ancora più evidente come lo spagnolo abbia preso compunto di riferimento l’altoatesino, stravolgendo alcune sue abitudini per tornare al più presto n°1, come capitato dopo l’incontro con Damir Dzumhur, in seguito al quale – un po’ deluso dalla propria prestazione – è tornato subito in campo per allenarsi, proprio come fatto in passato dal suo rivale.
Come evidenziato da Paolo Bertolucci in suo approfondimento sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Alcaraz ha preso Sinner come punto di riferimento anche in un aspetto in cui l’ex tennista azzurro ha paragonato per la sua capacità alla leggenda Roger Federer.
- Bertolucci e la crescita fisica di Sinner
- Sinner maestro della programmazione com Federer, Alcaraz prende appunti
- Bertolucci: “Sinner è diventato un punto di riferimento per Alcaraz”
- Alcaraz sempre più simile a Jannik
Bertolucci e la crescita fisica di Sinner
Finalmente gli appassionati di tennis posso tornare a godersi i due migliori giocatori del circuito. Dopo quasi un mese di pausa dalle competizioni in seguito alla finale di Wimbledon, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono tornati in campo al Masters 1000 di Cincinnati, dove hanno già superato il primo turno, con il n°1 al mondo che ha convinto maggiormente all’esordio rispetto al suo rivale. Nel frattempo la sensazione di un duopolio senza possibilità di intrusione da parte di altri giocatori sembra essere più evidente, anche per Paolo Bertolucci: “La sensazione è che questo Sinner sia sempre più inavvicinabile per tutti tranne che per Alcaraz e che il divario tra i due e il resto della concorrenza sia destinato ad ampliarsi”.
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport il vincitore della Coppa Davis nel 1976 ha poi analizzato anche una novità nel fisico di Sinner: “Jannik mi è sembrato ancor più strutturato dal punto di vista fisico, il segnale che la ritrovata collaborazione con Ferrara può consentirgli di continuare a percorrere la strada dei miglioramenti atletici senza stravolgere l’equilibrio complessivo, e straordinariamente incisivo al servizio, un colpo nel quale mostra progressi ad ogni torneo“.
Sinner maestro della programmazione com Federer, Alcaraz prende appunti
Uno degli aspetti che hanno permesso a Sinner di diventare n°1 al mondo e di mantenere la vetta del ranking per ben 62 settimane consecutive (numero destinato a salire) è però la sua grande capacità di programmare la stagione. Una caratteristica che secondo Bertolucci Jannik ha in comune con la leggenda Roger Federer: “Ma il vero segreto della grandezza di Sinner, ormai è palese, accanto alle doti tecniche risiede in una capacità di programmazione che nessuno dei suoi avversari riesce a mettere in campo. Jannik ha imparato a conoscersi alla perfezione e così riesce a presentarsi ad ogni appuntamento sempre al meglio della condizione psicofisica. Sinner si inserisce nel solco tracciato da Federer, un vero maestro nella gestione del calendario: come già accadeva con lo svizzero, Jannik guarda in prospettiva e non al momento presente, e se la compressione ravvicinata degli eventi rischia di compromettere la preparazione inondando i muscoli di inutili fatiche, non esita a rinunciare ad appuntamenti di primo livello”.
Bertolucci: “Sinner è diventato un punto di riferimento per Alcaraz”
Come scritto da Bertolucci, questa sua grande caratteristica non è più un segreto. Tanto che anche il suo rivale Alcaraz ha iniziato a emularlo come evidenziato dal telecronista Sky: “Sinner ha finito per diventare, in materia, un punto di riferimento perfino per il suo rivale più agguerrito, quel Carlos Alcaraz che fino a un anno fa non brillava certo per la concretezza della programmazione, tanto che le Finals fin qui per lui sono state un via crucis”.
Questo passaggio sa anche di avviso in un certo a Sinner, che negli ultimi due anni nella parte di finale di stagione – esclusa la finale di Pechino del 2024 – si era dovuto misurare con Alcaraz ombra di sé stesso. Spesso infatti lo spagnolo arrivava agli appuntamenti conclusivi spompato fisicamente, ma è evidente come oggi Carlos abbia imparato a gestirsi meglio, rinunciando anche a tornei importanti per non affaticare il suo fisico. Un aspetto che potrebbe renderlo un avversario ancora più ostico nei tornei a venire, quando potrà rosicchiare a Jannik punti importanti per cercare il sorpasso in classifica.
Alcaraz sempre più simile a Jannik
Alcaraz però sembrerebbe aver preso spunto da Sinner anche su aspetti più specifici e non per forza generali come quello della programmazione. Un esempio lampante c’è stato proprio dopo il suo esordio a Cincinnati. Poco soddisfatto della propria prestazione contro Damir Dzumhur, Carlos è infatti tornato subito in campo per allenarsi nonostante la partita sia durata tre set, proprio come fatto più volte da Sinner in seguito a prestazioni che non lo avevano soddisfatto o a match troppo brevi.
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