Sinner, c’è solo una verità sulla sentenza
- Postato il 24 dicembre 2024
- Sport
- Di Blitz
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Si avvicina il momento decisivo per la questione doping che riguarda il tennista italiano: spunta fuori la verità sul Tas di Losanna
Si pensa al campo, all’inizio della nuova stagione, ma inevitabilmente la testa va anche più in là. È la decisione del Tas di Losanna che agita i pensieri di Jannik Sinner. Assolto dall’Itia, il tennista italiano deve fare i conti con il ricorso della Wada.
L’agenzia antidoping mondiale ha accettato la mancanza di volontarietà nell’assunzione di clostebol, ma punta sulla negligenza del numero 1 al mondo. Il concetto che vuole far passare la Wada, che intanto ha già cambiato il regolamento proprio per questi casi, è che un atleta professionista deve essere responsabile anche del suo staff.
Su questo punterà la Wada per convincere gli arbitri di Losanna ad accogliere il ricorso e squalificare quindi Sinner. Al contrario, i legali dell’atleta italiano proveranno a dimostrare che non c’è stata nessun tipo di negligenza e che Sinner non poteva in alcun modo evitare la contaminazione. Su questo si giocherà la partita al Tas di Losanna, ma intanto emerge una novità che chiarisce le cose su quel che potrà accadere in Svizzera tra febbraio e marzo 2025.
Sinner, scelti due arbitri del Tas di Losanna
La Wada e Sinner hanno scelto gli arbitri di parte che costituiranno i giudici del Tas di Losanna. L’agenzia antidoping ha fatto il nome dell’israeliano Ken Lalo, un arbitro dalla fama di duro con qualche precedente che non fa sperare bene. Lalo, infatti, è l’arbitro che contribuì all’inasprimento della squalifica di Sara Errani nel 2017: lo stop per l’italiana passò da due a dieci mesi. Inoltre, sempre Lalo contribuì alla pesante sanzione per il nuotatore peruviano Mauricio Fiol Villanueva: un arbitro, dunque, che ha la fama di intransigente.
Se la Wada si è affidata all’israeliano, Sinner ha scelto l’americano Jeffrey Benz. Si tratta dell’arbitro che ha partecipato alla sentenza che ha ridotto la squalifica di Simona Halep da quattro anni a nove mesi per un integratore contaminato. Ora non resta che conoscere il nome del terzo giudice, quello che sarà scelto dal Tas di Losanna e che assumerà il ruolo di presidente, avendo un peso fondamentale nell’orientare il giudizio finale.
Nelle prossime settimane dunque si completerà la lista degli arbitri e poi verrà fissata l’udienza che farà partire un vero e proprio processo. Ormai quasi del tutto tramontata l’ipotesi di un accordo stragiudiziale che avrebbe potuto accorciare i tempi dell’intera vicenda ed evitare grosse conseguenze d’immagine per Sinner.
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