Sinner, altro che Montecarlo: la cifra record di tasse in Italia. L’articolo che sfata un mito e smentisce Vespa e i critici
- Postato il 19 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Un articolo per sfatare un mito su Jannik Sinner. Italia Oggi con la firma di Claudio Plazzotta fa i conti in tasca al numero 2 del tennis mondiale e smentisce alcune narrazioni che circolano sul suo conto e che vengono spesso usate contro di lui a partire da temi spinosi come le tasse e la residenza a Montecarlo.
La cifra record in tasse
La decisione di Sinner di non rispondere alla convocazione di Volandri per la Coppa Davis ha scatenato un putiferio come non se ne vedevano da tempo nel mondo dello sport e forse anche inedito quando si parla di tennis. Ma ormai il tennista altoatesino si è costruito, grazie ai suoi successi, una fama che va oltre il campo da gioco. E tra le accuse che sono arrivate, oltre a quella di essere “poco italiano”, c’è sempre stata quella relativa alle tasse e alla residenza fiscale a Montecarlo.
Un articolo di Claudio Plazzotta su Italia Oggi sgombra il campo dalle voci e dalla inesattezze e rivela che il numero 2 del tennis italiano ha versato nel 2025 1,5 milioni di euro all’erario. Un conto che fa riferimento solo a quanto incassato dai montepremi che ha vinto in Italia nel 2025 e dunque sui guadagni che ha ottenuto con la finale agli Internazionali e la vittoria alle ATP Finals. In questo conto no ci sono invece tutte le altre imposte a cui Sinner, come tutti gli altri cittadini italiani, è sottoposto per i redditi prodotti con le sue sponsorizzazioni o sugli investimenti immobiliari fatti (due appartamenti a Milano del valore di circa 7 milioni di euro).
La scelta della residenza a Montecarlo
Quella della residenza a Montecarlo è un’accusa che viene fatta spesso nei confronti di Jannik Sinner, spesso trascurando o forse consapevolmente omettendo, che si tratta di una scelta che hanno fatto anche altri tennisti anche italiani. La decisione di spostare la residenza a Montecarlo, secondo quanto sostiene l’articolo, non nasce da motivazioni di ordine contributivo quando dal fatto che il Principato garantisce ai tennisti l’ambiente ideale in cui lavorare, allenarsi e vivere la vita di tutti i giorni: tante strutture di allenamento nel giro di pochi chilometri, e un tutela della privacy che forse in Italia sarebbe impossibile.
L’impatto sul brand Italia
Il contributo di Sinner, oltre a quello diretto con il pagamento delle tasse su quanto guadagnato in Italia, avrebbe un valore importante anche in termini di indotto. Basta pensare a quanto siano cresciuti, grazie alla sua presenza e più in generale al suo impatto nel mondo del tennis, i due tornei più importanti che si giocano in Italia con gli Internazionali e le ATP Finals che nel corso delle due ultime stagioni hanno visto una crescita dal punto di vista economico enorme. Insomma uno degli ultimi miti che serviva ai detrattori di Sinner, Vespa per citare uno degli ultimi casi, viene sfatato.