Sinner, alle ATP Finals l’ultimo abbraccio a Cahill? Ljubicic avanza, il retroscena di Becker e spunta l’ipotesi Agassi
- Postato il 3 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Un finale di stagione intenso per Jannik Sinner. Il tennista altoatesino ieri ha reclamato la posizione numero 1 nel ranking ATP riuscendo a vincere il Masters 1000 di Parigi dopo la difficile finale con il canadese Felix Auger-Aliassime. E ora con le Finals quella posizione numero 1 torna in dubbio. Ma di questioni da risolvere in queste settimane ce ne sono diverse a cominciare dal futuro nel box di Darren Cahill.
L’ultima di Cahill e l’avanzata di Ljubicic
A Torino potrebbe essere l’ultima occasione in cui Darren Cahill siederà nel box di Jannik Sinner. Nonostante il piccolo screzio di questa settimana (poi subito chiarito), il coach australiano rimane una figura di riferimento per il tennista italiano. Il suo ingresso nel team è coinciso con la grande crescita di Sinner, sono arrivate le vittorie negli Slam e il numero 1 nel ranking ATP. Agli Australian Open del 2025, l’altoatesino si è lasciato sfuggire l’indiscrezione sul futuro del tecnico che a fine anno potrebbe dire addio alla panchina per passare più tempo insieme alla famiglia.
La parola fine sul loro rapporto non è stata ancora scritta, Jannik e il resto del team hanno provato a convincere Cahill in questi mesi, anche con la prospettiva di un ruolo meno impegnativo ma non sono arrivate indicazioni in tal senso. E l’ipotesi più probabile in caso di addio, resta quella di Ivan Ljubicic, che per molti aspetti sembra avere il profilo ideale per diventarne il successore. Il croato, che la lavorato anche con Federer, è un tecnico apprezzato anche per il suo comportamento riservato, cosa che Sinner valuta in maniera particolare.
Il retroscena di Becker
Nella giornata di ieri, sul tema coach, è arrivato anche un retroscena firmato da Boris Becker. L’ex tennista tedesco in un’intervista con il Corriere della Sera ha infatti rivelato: “Nel gennaio del 2022 quando era ancora allenato da Piatti, Sinner mi ha chiesto di entrare nel suo team. Ma io ero ancora in attesa di una sentenza da Londra e non potevo prendermi quell’impegno. Ma non volevo neanche lasciarlo solo e gli suggerii due nomi, uno era quello di Darren Cahill che per me era il migliore. E con il senno di poi non penso che avrei potuto fare meglio, visto che sono arrivati 4 slam prima dei 24 anni”.
L’ipotesi Agassi
Tanti i nomi che circolano per il post Cahill (che resta però tutto da confermare). Il riserbo che da sempre caratterizza il circolo più stretto intorno al tennista altoatesino lascia spazio più a suggestioni che a vere e proprie ipotesi. Nelle ultime settimane si è parlato anche di una possibile collaborazione con il conterraneo Andreas Seppi mentre nelle ultime ore è rispuntata la pista che porta ad Andre Agassi. L’ex tennista statunitense ha cominciato una collaborazione con il danese Holger Rune, ma il terribile infortunio subito nel corso dell’ATP di Stoccolma dove ha riportato la rottura del tendine d’Achille e che potrebbe costargli gran parte della stagione, potrebbe far rivedere i piani di Agassi.