Silvia Salis si presenta: "Genova ha voglia di cambiare"
- Postato il 16 marzo 2025
- Di Agi.it
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Silvia Salis si presenta: "Genova ha voglia di cambiare"
AGI - "Voglio scusarmi con chi non è riuscito a entrare questa mattina ed è tornato a casa perché non c'era posto: ma tutte queste persone qui oggi vogliono dire che la città ha voglia di cambiare". Così Silvia Salis, candidata sindaca per la coalizione progressista a Genova, commentando la sala Grecale strapiena stamane ai Magazzini del Cotone del Porto antico, teatro dell'avvio ufficiale della sua campagna elettorale. Lo spazio ha 750 posti a sedere, ma c'è chi ha scelto comunque di entrare, rimanendo in piedi, fino ad arrivare ad almeno mille persone. In prima fila esponenti di tutte le forze politiche che sostengono la coalizione: dal PD al Movimento 5 Stelle, da Avs a Italia Viva, Azione, i Riformisti. Un lunghissimo applauso ha accolto la candidata, introdotta prima dalle note del rapper Marracash con il brano "Gli sbandati hanno perso", tratto dall'ultimo album, poi "Le elezioni" di Giorgio Gaber ha accompagnato il video emozionale di tre minuti con immagini di Genova e di Salis nei quartieri della città, tra vita quotidiana e incontri.
LO SLOGAN
"È già domani" lo slogan della discesa in campo della candidata sindaca che ha enunciato il programma, inframezzata dagli applausi. Tra i 10 punti più acclamati quello sulle infrastrutture, avviato con il porre fine alla "logica commissariale", per far tornare la responsabilità delle opere in capo ai soggetti proposti. Boato entusiasta della sala al "no alla funivia del Lagaccio" e "no allo Skymetro della Valbisagno". Al centro del programma il lavoro, la ricostruzione di una Genova inclusiva, sicurezza e qualità della vita, cultura diffusa nei quartieri, mobilità sostenibile, servizi per studenti e ricercatori, abitare, pulizia, diritti.
LA CANDIDATA
La trentanovenne (40 anni li festeggerà a settembre, ndr) ex campionessa di lancio del martello e vicepresidente vicario del Coni, è stata spesso tacciata di inesperienza dagli avversari: "Loro hanno fatto sprofondare la qualità della vita a Genova: credo che, continuare a parlare di cose che sono successe dieci anni fa, a farlo con una candidata civica di 39 anni, sia un esercizio stancante di chi non ha nulla da dire - ha detto alla stampa - Io non porto le croci della sinistra: se pensano di continuare a farmi rispondere di cose successe quando andavo alle elementari, credo siano l'emblema del fatto che hanno pochissimi argomenti. La sala stracolma di oggi ci dice che la città ha voglia di cambiare"
LA DEMOCRAZIA
"Pensano di stare negli USA, ma non è così: non dettano loro la mia agenda. Sono arrivata e allora hanno scelto un vicesindaco donna. Non era abbastanza e allora hanno scelto un vicesindaco donna che fosse a Roma, Ilaria Cavo. E visto che lo ha trovato lui, devo trovarlo anche io: non funziona così. Io rispondo a cittadine e cittadini che voteranno e alla mia coalizione. Questa è democrazia, non calare le persone dall'alto". Lo ha detto la candidata sindaca del campo progressista, Silvia Salis, a margine dell'avvio della campagna elettorale, interpellata dai cronisti che le chiedevano della scelta del suo eventuale vicesindaco. Domanda posta perché il governatore Marco Bucci l'ha incalzata a trovarne uno, visto che il suo avversario di centrodestra, il candidato sindaco Pietro Piciocchi, aveva già indicato la deputata Ilaria Cavo che domani sarà presentata alla stampa.
L'INTERVENTO
Lungo l'intervento di Silvia Salis, letto con passione e tradendo anche un po' di emozione. "Hanno provato a convincere Genova che solo un porto dove altri decidono quando partire e quando restare. La nostra città è stata ferita più volte dalla storia, dal tempo, dalla negligenza di chi l'ha tradita. Eppure ogni volta si è rialzata". Salis invita a fare di più: "Genova resiste. Eppure resistere non basta più. Resistere ciò che fai quando sei in mezzo alla tempesta. Ma noi ora dobbiamo fare di più. Dobbiamo tornare a navigare, dobbiamo prendere il timore della nostra città e portarla verso un orizzonte nuovo". Ecco perché la candidata chiede il coraggio per "una Genova che non guarda con nostalgia al passato, ma che costruisce con passione il futuro". Ribatte a chi la accusa di avere poca esperienza: "Ma esperienza di cosa? Di un sistema che non ha funzionato, di amministratori che hanno lasciato indietro più deboli, di una politica che si è rifugiata nell'abitudine". Un intervento con nessuna citazione, se non quella a Roberto Vecchioni: "Il futuro non è un regalo, è una conquista". Quindi una frase che suscita un lungo e caloroso applauso: "Vogliamo essere la città che non si lascia comprare dai soliti pochi. Non ci faremo comprare, è vero". A margine poi un appello a votare: "Non voglio dare il messaggio banale che dovete andare a votare perché voglio che si voti per me. Il messaggio è - spiega - quello di credere a questo progetto perché è nuovo, fatto da una nuova esperienza, da tantissimi giovani, tantissime donne: è una coalizione che sta proponendo un'idea nuova di città e vi chiedo di credere in noi".
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