Sicurezza sui treni, Scajola replica alla Filt Cgil: “Rimasti isolati nel loro tentativo di propaganda a discapito di lavoratori e cittadini”

  • Postato il 29 aprile 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 2 Visualizzazioni
scajola treni treno

Liguria. “La Cgil pensi più agli interessi dei lavoratori rispetto all’attuazione di comportamenti strumentali e di propaganda. Si sono seduti al tavolo già convinti di voler rompere il clima collaborativo, perseguendo il tanto peggio tanto meglio. La riunione che si è svolta ieri, alla quale hanno partecipato tutte le sigle sindacati, è stata positiva”. Si esprime così l’assessore regionale ai Trasporti in merito a quanto dichiarato oggi dalla Filt Cgil sulla riunione tenutasi ieri tra Regione Liguria e sindacati sul tema della sicurezza a bordo dei treni e delle stazioni.

Secondo l’assessore “le dichiarazioni fatte dalla Filt Cgil sono assolutamente isolate e non vere. Hanno lasciato la riunione da soli dopo aver provato invano a fare campagna elettorale, mentre tutte le altre organizzazioni sindacali sono rimaste ancora a lungo al tavolo per confrontarsi e per costruire responsabilmente un percorso collaborativo con le istituzioni. Imparino dai loro colleghi invece di perseguire sterili azioni politiche”.

“Il comportamento dei rappresentanti della Cgil è frutto di una modalità già vista – prosegue l’assessore-. Nonostante questo tipo di atteggiamento, noi continueremo a lavorare nell’interesse di tutti e proseguiremo nel confronto collaborativo, perché riteniamo che la strada da percorrere sia sempre questa e debba partire dall’ascolto e dal dialogo per costruire azioni concrete per i cittadini e non per i sondaggi”.

Sul tema interviene anche Roberto Traverso del Siap: “Pur condividendo la legittima preoccupazione espressa dall’assessore regionale Marco Scajola per l’assenza ingiustificata del gruppo Ferrovie dello Stato al tavolo sulla sicurezza ferroviaria, non posso non stigmatizzare con fermezza un altro fatto altrettanto grave e inspiegabile: l’assenza al tavolo del nostro sindacato di polizia, il Siap, che rappresenta le donne e gli uomini della Polizia Ferroviaria, ovvero coloro che, per legge, garantiscono la sicurezza a bordo treno e nelle stazioni. È incredibile che un assessore regionale alla sicurezza, nel convocare i sindacati per affrontare un tema così delicato come la sicurezza ferroviaria, dimentichi proprio quei sindacati che rappresentano le forze dell’ordine. La sicurezza sui treni non si risolve solo aumentando il personale di bordo o formando figure di security interna: è lo Stato, attraverso la Polfer, a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza reale, e per farlo servono risorse, mezzi, e un sostegno concreto anche da parte delle Regioni”.

“A questo proposito, e lo dico con tono volutamente sarcastico, non posso certo immaginare che l’assessore Scajola non sappia che i sindacati di Polizia, per legge, non possono aderire alle confederazioni sindacali. Quindi i poliziotti, e i loro rappresentanti sindacali, non possono partecipare ai tavoli istituzionali per il tramite di tali confederazioni. Questo significa, in modo molto chiaro, che i sindacati di Polizia devono essere convocati autonomamente. Anche se il Siap è un sindacato di riferimento confederale, purtroppo per essere presenti a quei tavoli deve comunque ricevere una convocazione diretta. Non possiamo pensare che la Regione non sia a conoscenza di questo fatto. E se, per caso, se lo fosse dimenticato, mi premuro di ricordarlo io stesso, con molta, molta precisione e attenzione”.

“Da tempo il Siap chiede alla Regione Liguria di attivarsi per stipulare convenzioni che permettano di supportare l’attività della Polizia di Stato attraverso la collaborazione con la vigilanza privata. Non si può pensare di affrontare seriamente la questione ignorando le esigenze operative della Polfer, i rischi quotidiani che corrono i poliziotti e le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Non è certo pensabile fare ragionamenti concreti sulla sicurezza ferroviaria senza coinvolgere gli operatori della Polizia di Stato che, come noto, sono afflitti da un grave problema di carenza di organico. Questo è il nodo della questione: la sicurezza può essere garantita solo attraverso un coordinamento efficace, che impieghi anche risorse importanti come la vigilanza privata. Solo così si può davvero migliorare la situazione, non certo affidandosi esclusivamente a quel supporto di ‘security’ che, nei fatti, non viene garantito. E non per colpa dei lavoratori coinvolti, ma per l’inefficacia strutturale del progetto messo in campo da Rfi”.

“Questa era un’occasione per parlarne apertamente anche con i vertici di Rfi, che però si sono sottratti al confronto. Ma è ancor più grave che il Siap non sia stato neppure invitato. Se davvero si vuole lavorare per la sicurezza di chi viaggia e di chi lavora, è necessario coinvolgere chi quella sicurezza la garantisce ogni giorno, spesso in condizioni critiche. Il Siap non resterà in silenzio. Pretendiamo rispetto per le donne e gli uomini della Polfer, e chiediamo che la Regione Liguria corregga immediatamente questa grave mancanza, aprendo un confronto vero e completo anche con le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato”.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti