Sicurezza, Pd Albenga: “Sindaci costretti a far fronte a emergeneze con strumenti insufficienti, lasciati soli dal Governo”
- Postato il 15 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “La situazione sociale nelle città italiane sta raggiungendo livelli di criticità che non possono più essere ignorati. I sindaci, chiamati ogni giorno a garantire sicurezza, coesione e servizi essenziali, sono stati lasciati soli dal Governo centrale, costretti a fronteggiare emergenze crescenti con strumenti del tutto insufficienti. La sola polizia locale non può reggere il peso di una crisi che richiederebbe un intervento strutturato e coordinato da parte dello Stato”. Dichiara la sezione ingauna del Partito Democratico.
“L’ordine pubblico era stato annunciato come priorità assoluta – proseguono -, ma si è rivelato l’ennesimo slogan. A fronte di una crescente tensione sociale, il Governo si limita a rincorrere i comunicati stampa, evitando ogni assunzione di responsabilità”.
Il Segretario richiama “anche il caso emblematico di Milano, dove il vicepremier Matteo Salvini, anziché rivolgersi al Ministro dell’Interno per affrontare le problematiche legate alla sicurezza urbana, ha preferito attaccare il sindaco Giuseppe Sala dopo la tragica morte di Cecilia De Astis, investita da un’auto rubata guidata da minorenni. È grave che un esponente di governo, con responsabilità istituzionali ben definite, scelga la polemica politica invece di attivare gli strumenti dello Stato. Questo atteggiamento dimostra ancra una volta come la propaganda venga anteposta alla responsabilità”.
“I sindaci non possono essere lasciati soli a gestire fenomeni complessi come disagio giovanile, microcriminalità, degrado urbano e tensioni sociali. Servono risorse, servono organici, servono strumenti reali. Ma soprattutto serve rispetto per chi ogni giorno lavora per tenere insieme le comunità. Come cittadini chiediamo un cambio di rotta. È ora che, a partire dalla Presidente del Consiglio, ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Girarsi dall’altra parte non è più un’opzione. Le città italiane meritano risposte, non proclami”.