Sicurezza, decoro urbano, riqualificazione del tessuto commerciale: siglata intesa tra Regione e Comune di Loano
- Postato il 12 marzo 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Loano. E’ stata presentata questo pomeriggio a Palazzo Doria l’Intesa tra Regione Liguria e Comune di Loano “per l’individuazione di zone di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico per l’insediamento di attività commerciali”. L’intesa ha ottenuto l’avallo della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Imperia e Savona e di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, che sono parti attive dell’accordo.
Alla presentazione hanno partecipato il consigliere delegato a Sviluppo economico, Industria, Commercio, Artigianato di Regione Liguria Alessio Piana; l’assessore regionale a Sicurezza, Energia, Aree di Crisi Complessa Paolo Ripamonti; il sindaco di Loano Luca Lettieri; l’assessore alle Attività produttive del Comune di Loano Enrica Rocca; il consigliere incaricato al Piano del Commercio e al Regolamento del commercio nel centro storico Demis Aghittino; rappresentanti delle associazioni di categoria. Presenti anche i consiglieri regionali Sara Foscolo ed Angelo Vaccarezza ed i consiglieri comunali Emanuele Campisi (maggioranza), Luana Isella, Giacomo Piccinini e Giovanni Tognini (minoranza).
La nuova intesa tra Comune di Loano e Regione individua due aree di tutela: la prima corrisponde a quella compresa all’interno delle antiche mura; la seconda è compresa tra corso Europa (escluso), via Martiri delle Foibe, la passeggiata a mare e via Stella. L’intesa individua “nello sviluppo economico una leva strategica per la valorizzazione dell’area perimetrata” e “riconosce alle attività commerciali e in particolare agli esercizi di vicinato un importante ruolo nello sviluppo e nel presidio sociale del territorio, una funzione turistica e un servizio alla popolazione”. D’altro canto, stabilisce per “specifiche tipologie di attività commerciali, alcune delle quali concentrate in maniera anomala, un ruolo ostativo ai processi di riqualificazione in atto, sia riferiti allo sviluppo economico, sia alla vivibilità e fruibilità sociale dell’area”. Per questo si propone di “contribuire al miglioramento della qualità della vita e alla qualificazione commerciale delle zone perimetrate” attraverso “la difesa della vocazione dell’area e la lotta al deterioramento delle condizioni economico sociali del territorio con l’obiettivo di restituire le condizioni di sviluppo del tessuto commerciale dell’area individuata nonché di vivibilità per i cittadini, i turisti e le altre categorie che la frequentano”.

L’accordo si propone di “provvedere alla salvaguardia della sicurezza, della quiete e quindi della salute dei cittadini e del decoro urbano attraverso la limitazione di talune attività che, con il loro svolgimento, possono ostacolare i processi di riqualificazione e la vivibilità e fruibilità dell’area interessata”. In altri termini, sulla base di questo accordo all’interno delle due aree di tutela è vietata l’apertura di specifici esercizi commerciali che, con la loro attività, possono minare la sicurezza e la salute dei cittadini, compromettere il decoro urbano e la vivibilità e fruibilità degli spazi. L’obiettivo è duplice: da un lato mantenere il decoro cittadino e prevenire fenomeni di degrado; dall’altro realizzare il recupero del tessuto commerciale delle aree interessate dall’intesa.
“Negli ultimi anni – sottolineano il sindaco Lettieri, l’assessore Rocca e il consigliere Aghittino – il tessuto commerciale delle nostre città è molto cambiato. In primo luogo, si sono moltiplicati i cosiddetti ‘bazar’, cioè quelle attività che non propongono una specifica tipologia di prodotto e che, d’altro canto, presentano le merci in maniera molto disordinata, sia all’interno che all’esterno delle vetrine. Si sono poi moltiplicati i negozi etnici di tipo alimentare e non alimentare, le attività di compro-oro, money change, internet point, money transfer e phone center. L’aumento del loro numero e la tendenza a concentrarsi nelle medesime strade hanno di fatto espulso i tradizionali esercizi di vicinato dal tessuto commerciale cittadino, trasformando il volto di molte vie del centro storico che hanno finito per perdere la loro tipicità. Inoltre, altre specifiche attività, come i locali caratterizzati esclusivamente dalla presenza di distributori automatici, hanno finito per generare, in alcuni casi, problemi di ordine e sicurezza pubblici. Dunque è necessario attivare percorsi di riqualificazione delle attività artigianali e di commercio cercando di limitare quelle trasformazioni che, alla lunga, possono penalizzare il tessuto commerciale, il tessuto urbano e, soprattutto, possono compromettere la qualità della vita dei cittadini che abitano in queste aree. Ciò procedendo in primo luogo a vietare l’apertura di specifiche attività che risultano incompatibili con le specificità delle nostre realtà locali e possano creare fenomeni di degrado. Questi sono anche alcuni dei punti cardine del Piano del Commercio che il consiglio comunale di Loano ha approvato nel marzo 2023 e che si propone proprio di preservare, sviluppare e potenziare la funzione del commercio, riconoscendo al settore il grande contributo che fornisce all’aggregazione sociale”.
“L’intesa sottoscritta con il Comune è uno strumento normativo con cui intendiamo, sentita la Soprintendenza e le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato, migliorare la qualità della vita e l’offerta commerciale del centro storico di Loano – sottolinea il consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana – Un provvedimento che da un lato pone un freno all’apertura indiscriminata di attività economiche a scarso valore aggiunto e dall’altro premia quelle di pregio, con misure dedicate a sostenere il ruolo di presidio sociale e di funzione turistica che questi esercizi di vicinato svolgono sul territorio”.
L’assessore alla Sicurezza della Regione Liguria, Paolo Ripamonti: “Il commercio è un volano per l’economia ed è fondamentale che si integri nel contesto storico in cui va a inserirsi. L’intesa tra Regione Liguria e Comune di Loano contribuirà alla valorizzazione del patrimonio artistico della città con un’attenzione particolare al decoro urbano. Regione Liguria si conferma vicina ai territori, favorendo interventi che migliorano la qualità della vita e, di conseguenza, la sicurezza nei centri storici. Riqualificare significa restituire ordine, identità e attrattività, rendendo questi spazi più vivibili per tutti”.

Alla luce dell’intesa, sono vietate attività che prevedano la vendita di: materiali da recupero; auto e relativi ricambi ed accessori, moto e relativi ricambi ed accessori, pneumatici; motori di qualsiasi tipo o genere; oli lubrificanti; materiale antincendio; combustibili solidi e liquidi; cose usate; merci speciali come definite all’articolo 18 del Piano Commerciale con l’eccezione di quelle che, per la loro ridotta dimensione, sono di facile ed immediato ritiro da parte della clientela; prodotti derivanti dalla canapa; agenzie di pompe funebri. Sono vietati: locali esclusivi di distributori automatici alimentari e non alimentari; sexy shop; attività di commercio all’ingrosso sia alimentare sia non alimentare; sale giochi e agenzie di scommesse; lavanderie a gettone; officine, carrozzerie, elettrauto; esercizi di compro-oro; temporary shop come definiti all’articolo 14 del Piano del Commercio; phone center, money transfer, money change, internet point; palestre; sale da ballo, discoteche e night club; sale giochi, slot machine, Video Lottery Terminal VLT, apparecchi per gioco lecito come previsto dall’articolo 110 del Tulps; attività di artigianato alimentare etnico (con produzioni non facenti parte delle tradizioni gastronomiche tipicamente italiane); commercio al dettaglio non alimentare di una gamma indistinta e generalizzata di prodotti vari senza alcuna specializzazione (bazar); attività di centri massaggi ai sensi della legge numero 4 del 14 gennaio 2013 relativa a “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
L’intesa vieta anche l’apertura di nuove attività di vendita al dettaglio, la somministrazione effettuata tramite distributori automatici e l’apertura di nuove lavanderie automatiche; i locali con distributori automatici già esistenti all’interno delle aree perimetrate dovranno, entro tre mesi, eliminare dalla loro offerta le bevande alcoliche di qualsiasi gradazione: questo sempre nello spirito di aumentare il senso di sicurezza dei cittadini ed eliminare le situazioni di degrado che il consumo di alcool ha come risvolto, come l’abbandono di rifiuti (vetri e lattine) che, come avvenuto, sono stati fonte di infortuni e di danneggiamento di proprietà private e pubbliche, nonché impiegati come armi nell’ambito di risse.
Tra gli altri obiettivi dell’intesa: creare condizioni favorevoli all’insediamento e al sostegno di imprese capaci di contribuire alla qualificazione del territorio, pur restando in linea coi recenti principi di liberalizzazione previsti dalla normativa vigente; ottimizzare l’attività commerciale al fine di promuovere la qualità sociale del territorio, il turismo, l’enogastronomia e le produzioni tipiche locali; armonizzare ed integrare il “mix” commerciale con altre attività economiche al fine di favorire una diversificazione in grado di rispondere maggiormente alle esigenze di residenti e turisti; diffondere formule commerciali innovative e creative, valorizzare il territorio e connetterlo maggiormente con il resto della città; escludere alcune tipologie merceologiche che contribuiscono al degrado del territorio o che non rispondono agli obiettivi di sviluppo qualitativo individuati; favorire un incremento e una diversificazione dei flussi di persone che frequentano il perimetro, con particolare attenzione anche ai flussi turistici e cittadini; contribuire a soddisfare la domanda di sicurezza reale e percepita sostenendo la vitalità dell’area, agendo sul commercio, favorendo l’uso dei piani terra, sostenendo i rapporti di vicinato, coinvolgendo una pluralità di attori tra le quali le forze dell’ordine pubblico per una comunione di intenti; coinvolgere i firmatari dell’intesa in un processo continuo e condiviso di sviluppo dell’area mettendo in campo risorse e strumenti.

L’intesa prevede l’impegno di tutte le parti coinvolte. Regione Liguria, in particolare, si occuperà di: promuovere tavoli di lavoro dell’Intesa con l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita nei centri storici/storico commerciali e nelle aree urbane, con particolare attenzione alle piccole imprese commerciali, garantendo la coerenza con la nuova programmazione e con le politiche regionali di sviluppo commerciale e svolge funzioni di coordinamento dei tavoli di lavoro tra le parti sottoscrittrici la presente Intesa; inoltre, può mettere a disposizione risorse finanziarie a favore delle attività commerciali ricomprese nell’ambito territoriale individuato, di cui in allegato alla presente intesa, utilizzando sia le risorse del fondo strategico sia eventuali altre risorse messe a disposizione dal bilancio regionale.
Dal canto suo, il Comune di Loano si impegna a: pubblicizzare efficacemente le procedure che garantiscono la corretta applicazione del nuovo regime amministrativo applicabile; intervenire sulla modulistica contenuta nel portale informatico dello Suap affinché sia rispondente alle limitazioni oggetto della presente Intesa; svolgere le proprie funzioni di controllo del territorio attraverso la Polizia Locale in collaborazione e coordinamento con le altre forze dell’ordine coinvolte; i titolari di attività commerciali ed artigianali ricadenti nel perimetro territoriale dell’intesa potranno usufruire di agevolazioni sui canoni di occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap) in caso di svolgimento di lavori edili che comportino limitazioni alla fruibilità dell’attività. In tutti i casi, nell’allestimento dei cantieri dovrà essere garantita, per quanto possibile, la visibilità e l’accessibilità all’esercizio commerciale. Infine, in conformità a quanto previsto dal punto 4 del Piano, il Comune di Loano si riserva di attivare progetti di valorizzazione del tessuto urbano e delle attività commerciali nelle aree oggetto dell’intesa al fine di favorire la permanenza e la crescita del commercio e della qualità della vita dei residenti e dei consumatori, eventualmente prevedendo incentivi economici e/o sgravi relativi a tributi comunali. Il Comune potrà anche indire bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto sulla base delle disponibilità economiche rinvenute.
La Soprintendenza, espresso parere favorevole all’accordo, si impegna a partecipare ai tavoli di lavoro specifici finalizzati allo sviluppo sociale ed economico dell’area. Infine, le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna) sono disponibili a dare supporto alla costruzione della vocazione commerciale e artigianale dell’area e nell’offerta di servizi mirati di sostegno alle imprese esistenti (assistenza, accesso al credito eccetera).