“Siamo stati cacciati dalla battigia dal personale di un lido. I bambini non potevano giocare. Siamo andati via per evitare discussioni”: un bagnante si sfoga
- Postato il 7 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Una spiacevole disavventura per una famiglia siciliana, che è stata allontanata dalla battigia dal personale di un lido. Il fatto è accaduto domenica 3 agosto sulla spiaggia di San Lorenzo, a 5 chilometri da Marzamemi e a 20 chilometri da Noto (costa meridionale della Sicilia).
“Siamo arrivati al mare attraverso una stradina che porta alla spiaggia libera. Abbiamo mangiato intorno alle 12.30 e, visto che la spiaggia era molto affollata, nel pomeriggio mia figlia e mio nipote si sono messi sulla battigia davanti a un lido per fare due palleggi con i tamburelli. Sono stati cacciati, gli è stato detto che lì non potevano stare”, ha raccontato Salvatore a FanPage.
Il sessantacinquenne si era recato al mare con la famiglia. La figlia e il nipote si erano messi a giocare con tamburelli (simili ai racchettoni, ndr) sulla battigia di un lido, ma sono stati allontanati: “Erano anche abbastanza distanti dagli ombrelloni, c’è un sacco di spazio tra questi e il mare. Gli hanno detto: ‘Non ci fate chiamare chi dobbiamo chiamare, ve ne dovete andare‘. Non sono poi tornato sul posto con mia figlia e mio nipote perché sia loro che io volevamo evitare discussioni”.
Salvatore ha raccontato di aver comunque consumato nella struttura anche se non avevano pagato gli ombrelloni: “Non ci siamo messi sotto i loro ombrelloni senza aver pagato. Anzi, siamo anche andati più volte a consumare caffè e gelati nel bar dello stabilimento”. E poi ha concluso: “Quando siamo andati a chiedere se potevamo prendere un ombrellone per cinque persone, ci hanno risposto che bisognava prendere un ‘pacchetto’ che comprendeva anche il pranzo, perché cibo ‘da casa’ non si poteva portare nel lido”. Un episodio simile a quello successo al lido Villaggio Coppola nel casertano nello stesso weekend.
Cosa dice la legge
La battigia della spiaggia, anche davanti gli stabilimenti balneari, è considerato uno spazio pubblico e non può essere occupato con ombrelloni, sdraio o altri oggetti personali che ne impediscano il libero passaggio. Lo afferma l’articolo 11 della legge n. 217/2011. In spiaggia vige il “diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia”.
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