Siamo noi a dover rispettare gli animali selvatici
- Postato il 15 luglio 2025
- Ambiente
- Di Il Fatto Quotidiano
- 5 Visualizzazioni
.png)
Dopo qualche giorno, qualche riflessione vorrei proporla.
Vivo in Trentino, cosa nota, e qui è in corso una vera e propria battaglia per cercare di generare consapevolezza in merito alla presenza degli orsi, che nei nostri boschi sono presenti. Le prime cose da imparare riguardano la consapevolezza che siamo di fronte ad animali selvatici, che non possono essere valutati come fossero vicini all’essere umano; sono, appunto, selvatici, non hanno regole, se non quelle proprie date dalla natura. E qui, come “razza dominante e superiore” (non è la mia opinione, ma quella imperante nel modus vivendi di tutti, specie qui da me, nella mia provincia) dovremmo sapere che gli animali selvatici vanno rispettati e lasciati in pace.
L’accostamento con l’episodio avvenuto in Romania con la situazione trentina fa pensare che tutti gli incontri avvenuti siano generati da errori umani, chiaramente anche ben sapendo che gli orsi erano presenti nel luogo dei fatti; nei sette casi di incontro uomo-orso avvenuti qui da noi, uno purtroppo anche mortale, c’è sempre stata forte disattenzione in merito alle precauzioni da tenere, come non lasciare liberi i cani che allontanandosi potrebbero infastidire l’orso e poi scappando te lo portano dove sei tu, farsi sentire nel camminare nei boschi ove è nota la presenza dell’orso, quindi anche evitando di chiudersi ai rumori del bosco con musica nelle orecchie, evitare di andare a cercarli, soprattutto se è nota la presenza di mamma orsa con cuccioli, allontanarsi lentamente senza guardare negli occhi l’orso se ci si trova vicini, evitare di scattare fotografie e quindi perdere tempo prezioso per mettere in atto le precauzioni citate; insomma mettere in atto precauzioni che sono da conoscere se si vuole vivere la montagna con rispetto e serietà (qui una guida utile).
Il fatto in Romania, dunque, è purtroppo un fatto di grave e totale responsabilità della persona che, purtroppo, ha pagato con la vita un errore gravissimo: sottovalutare che un’orsa con cuccioli è iperprotettiva e non va mai avvicinata; dispiace enormemente per la perdita di una vita, sia chiaro; e dispiace enormemente che si sia voluto procedere all’abbattimento di una mamma orsa, che nulla ha fatto se non seguire il suo istinto, nel suo habitat, non in mezzo ad una città!
E ora, che ne sarà dei cuccioli? Pare li vogliano mettere in un lager, chiamato “oasi”; insomma, questi poveri e innocenti cuccioli, già privati della madre per l’assurdo comportamento di un uomo, saranno pure privati della libertà per tutta la vita; e la vita di un orso, in cattività, può arrivare anche a 35 anni! Ma che “razza dominante e superiore” siamo, se non riusciamo nemmeno ad accettare i nostri errori e li facciamo pagare alle “razze inferiori”?
Ennesima vergogna di un mondo governato da uomini senza alcun senso.
L'articolo Siamo noi a dover rispettare gli animali selvatici proviene da Il Fatto Quotidiano.