Si reca all’esame per la patente guidando un’auto, il folle gesto le costa carissimo

  • Postato il 6 giugno 2025
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Immaginatevi la scena. Una mattina qualunque, sole andaluso alto, brezza tiepida e cicaleccio di routine davanti alla Direzione Provinciale del Traffico di Granada. Una donna parcheggia con fare disinvolto, scende dall’auto con il volto tirato di chi sa di doversi giocare una carta importante e si avvia verso l’ingresso dell’edificio. Non fosse che a far alzare più di un sopracciglio non è la tensione da esame, bensì un piccolo dettaglio: lei non avrebbe dovuto guidare affatto.

La signora – la cui identità non è stata resa pubblica – si stava recando a sostenere l’esame per il recupero della patente, precedentemente revocata dopo un cospicuo accumulo di infrazioni. Un comportamento evidentemente non marginale, visto che il suo era un caso da recupero completo: venti ore di lezione obbligatorie, teoria finale e solo allora – eventualmente – il diritto di tornare al volante. Ma la donna, con uno slancio che dire incauto è un eufemismo, ha pensato bene di anticipare i tempi.

Un gesto ardito, ma che si paga a caro prezzo

Un gesto di sfida? Un colpo di testa? Oppure, come direbbe qualcuno con spirito fatalista, “tanto ormai…”? Fatto sta che la brillante iniziativa non è passata inosservata agli occhi vigili di una pattuglia della Guardia Civil, in servizio proprio nei dintorni. I due agenti hanno osservato la scena, forse con quella punta di incredulità che si riserva alle assurdità più perfette, poi hanno proceduto al fermo.

L’esito? Una denuncia per violazione dell’articolo 384 del Codice Penale spagnolo, che punisce la guida senza patente con pene che vanno dai tre ai sei mesi di reclusione, multe salatissime e, in alcuni casi, lavori di pubblica utilità. Il cortocircuito logico è servito. Una cittadina senza patente che si presenta all’esame guidando. Si potrebbe pensare a una sceneggiatura grottesca, se non fosse che la cronaca, sempre meno incline alla banalità, supera spesso ogni fiction.

Una normativa chiara, ma spesso ignorata

In Spagna, il sistema di punti sulla patente non scherza. Si parte con un saldo di 12, che scendono rapidamente tra eccessi di velocità, uso del cellulare alla guida, mancato uso delle cinture e via dicendo. Quando si arriva a zero, non resta che il recupero completo: un percorso rieducativo che non è né breve né gratuito. Ma almeno permette di tornare legalmente sulla strada, evitando guai peggiori.

Nel caso della donna di Granada, tuttavia, il concetto stesso di legalità sembra essersi preso una pausa. Guidare per andare a sostenere l’esame di recupero della patente è come entrare a scuola dalla finestra per sostenere un esame di sicurezza. Un controsenso plateale, che oggi le costerà ben più di qualche risposta errata al quiz.

Il tema della sicurezza, spesso bistrattato

La vicenda, per quanto grottesca, apre interrogativi su quanto poco venga interiorizzato il valore delle regole, soprattutto quando si parla di sicurezza stradale. Se una persona ritiene accettabile rimettersi al volante prima ancora di essere autorizzata, la questione non è solo legale, ma anche culturale. Sottovalutazione del rischio? Arroganza? Disinformazione?

Eppure, non si tratta di un caso isolato. Ricordate Andy Wilman, produttore storico di “Top Gear”? Anche lui si è visto sospendere la patente – per sei mesi – a causa di un’infrazione lieve nel Regno Unito. Una multa di 1.200 euro, proporzionata al reddito, e nessuna lamentela: “Le regole valgono per tutti”, ha dichiarato. Anche se, nel suo caso, l’entità del superamento dei limiti era quasi simbolica, la legge è stata applicata con rigore britannico.

Chissà se la signora di Granada sarà altrettanto stoica. O se, nei corridoi del commissariato, si starà chiedendo – un po’ in ritardo – se non fosse stato meglio prendere un taxi. Nel frattempo, tra un corso teorico da rifare e una denuncia penale da gestire, c’è da augurarsi che almeno stavolta la lezione sia servita. Perché sulle strade, come nella vita, certe scorciatoie portano solo più lontano dalla meta.

Autore
Virgilio.it

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