Si conclude l’era Malagò al Coni, ben otto candidati alla successione: il presidente lascia dopo due mandati con rabbia e orgoglio
- Postato il 25 giugno 2025
- Sport
- Di Blitz
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Giovedì 26 giugno si chiude l’era Malagò al Coni. Il presidente del Comitato olimpico nazionale, ovvero l’organismo di governo dello sport in Italia, eletto la prima volta il 19 febbraio del 2013, non può candidarsi per un terzo mandato. Il limite di tre mandati è previsto dalla legge n.8 dell’11 gennaio 2018 ed è rimasto per gli Enti Pubblici come il Coni e i Comitati Regionali. Una norma su cui la Consulta aveva sollevato dubbi di costituzionalità, tanto che nel 2023 si era compiuto un passo indietro, riaprendo la possibilità di candidarsi per il quarto mandato ai presidenti federali. Il Decreto Legge n.71 del 31 maggio 2024 aveva poi reso attuativo il provvedimento con nuovi criteri di elezione. Ma non per il Coni. Per Malagò niente eccezioni. Dopo 12 anni dunque è costretto ad abbandonare.
Coni, otto candidati alla successione di Malagò
C’è molta curiosità su chi gli succederà sul trono di Palazzo H. Sì sono candidati in otto (mai così tanti, e nessuna donna).Due i grandi favoriti: il napoletano Luciano Buonfiglio, 74 anni, dal 2005 alla guida della Federazione Italiana Canoa e Kajak e vicepresidente del Coni dal 2013 al 2018 sotto la presidenza proprio di Malagò, di cui rappresenterebbe la continuità. L’altro favorito è il romano Luca Pancalli, 61 anni, presidente uscente del Comitato Italiano Paralimpico, più vicino alla maggioranza di governo. C’è anche un terzo nome e cioè Franco Carraro, 85 anni, già presidente del Coni dal 1978 al 1987, nonché attuale membro CIO. Ma il padovano di nascita (e milanese e romano di adozione) in questi giorni non rilascia interviste ma tutto lascia pensare che, se eletto, confermerebbe l’attuale staff del Coni.
Gli altri candidati sono: Duccio Bartalucci, Mauro Checcoli (2 ori olimpici a Tokyo 64 nell’equitazione), Pierluigi Giancamilli di Fiano Romano, Carlo Iannelli avvocato di Prato. E poi Giuseppe Macchiarola, 70 anni, foggiano, medico sportivo. I grandi elettori sono 80. Per essere eletti alla prima votazione serve la maggioranza assoluta di 41 voti. Si comincia giovedì mattina alle 10.

Malagò, bilanci risultati e record
Con un discorso pieno di orgoglio e rabbia, lunedì 14 aprile Giovanni Malagò ha dato il suo addio al Coni dopo un regno durato 12 anni. Nella circostanza ha elencato quanto di buono è stato fatto: bilanci sempre in ordine, risultati sportivi, l’organizzazione di Milano-Cortina (tra l’altro ).
Giovanni Malagò è nato a Roma il 13 marzo 1959 ed è laureato in Economia. Ha praticato vari sport con predilezione per il calcio a 5 (tre scudetti con la Roma). Presidente onorario della Aniene, è membro del CIO dal 2018. Nel corso della sua presidenza ha incontrato più volte Papa Francesco di cui, in occasione della morte del Pontefice, ha detto: “La sua generosità lo rende un esempio da imitare”. Poi ha aggiunto: “La storia del mandato di Papa Francesco è in qualche modo sovrapponibile alla mia da Presidente del Coni. Entrambi dal 2013 al 2025; io ho iniziato meno di un mese prima e me ne vado un paio di mesi dopo. Ovviamente non sto paragonando le due cose, ma sono coincidenze che mi fanno pensare”.
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