“Si aggrava”, cresce l’ansia per il Papa
- Postato il 18 febbraio 2025
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Il Quotidiano del Sud
“Si aggrava”, cresce l’ansia per il Papa
Papa Francesco soffre di una infezione polimicrobica delle vie respiratorie. Annullata l’udienza generale del mercoledì
L’udienza generale del mercoledì è stata annullata, così come la messa nel Giubileo dei Diaconi di domenica prossima “a seguito del perdurare della degenza ospedaliera del Santo Padre”, si legge nella nota diffusa ieri dalla sala stampa vaticana.
L’AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI SALUTE DEL PAPA
Una comunicazione quasi scontata dopo che la stessa Santa Sede, sempre nella giornata di ieri, aveva reso noto un quadro clinico, quello di Papa Francesco, che si va complicando.
«I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia. Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata».
Un aggiornamento che preoccupa, dopo il ricovero al decimo piano del Policlinico Gemelli di venerdì scorso, resosi necessario per papa Francesco per una bronchite che lo affligge ormai da tempo.
Diventata, secondo la diagnosi ospedaliera delle ultime ore, qualcosa di più delicato. Francesco, tuttavia, “è di buon umore”, ha fatto sapere ieri il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, dopo la diffusione dell’ultimo bollettino medico.
LA CRITICITÀ DEL QUADRO CLINIICO
Si tende ad essere tranquillizzanti, ma la criticità del quadro clinico non sfugge a nessuno. Dal personale sanitario non trapela nulla, ma la degenza, questo è certo, dovrà prolungarsi più di quanto fosse sembrato in un primo momento e tutti gli impegni più imminenti del pontefice vengono man mano cancellati. Lasciando aperti molti interrogativi sulla sua indisponibilità soprattutto nel lungo periodo.
E su una “routine” – quella dell’Anno Santo – straordinariamente faticosa. Per gli incontri con i pellegrini – il mercoledì e il sabato, innanzitutto – e le omelie, è più semplice una eventuale ed estemporanea sostituzione.
ALL’ORIZZONTE I RITI DELLA PASQUA
All’orizzonte, però, ci sono i riti della Pasqua, con tutta la forte caratterizzazione sui temi della pace e della cooperazione a cui il papa tiene in modo particolare. Un calendario relativamente imminente – a partire dalla processione all’Aventino per il Mercoledì delle Ceneri, il 5 marzo, passando per il Giubileo degli ammalati e del mondo della Sanità il 5 e 6 aprile, fino alla Pasqua del 20 – e quasi impossibile da affrontare per un pontefice che a 88 anni fa i conti con una patologia così impegnativa e dagli esiti così incerti.
E poi i viaggi e i summit, le udienze pubbliche e private, in un momento storico di grande incertezza e con scenari bellici e geopolitici aperti e drammatici, rispetto ai quali il Pontefice non ha mai fatto mancare il suo monito e la sua voce, oltre che la sua preghiera. Con il deciso incitamento, questo da sempre, a cercare l’unica via possibile della pace.
IL RAPPORTO CON TRUMP
Scenari rispetto ai quali – si pensi al nuovo corso del presidente degli Usa, Trump e alle sue politiche di respingimento e repressione dei migranti – papa Franceso non ha fatto mancare la sua voce, tanto solitaria quanto decisa, che ha duramente e apertamente criticato fino ai giorni scorsi. L’ultima volta in una lettera ai vescovi degli Stati Uniti, condannando le “deportazioni di massa” dei migranti annunciate dal neopresindete. Era stato un “grazie” quello di Francesco ai vescovi d’Oltreoceano, per l’impegno a favore degli stranieri, con l’esortazione nello stesso tempo a non farsi tentare da “narrazioni che discriminano e causano sofferenze inutili ai nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati”.
“Si occupi della Chiesa”, la risposta della Casa Bianca. Che non ha affievolito, tutt’altro, per autorevolezza, l’impegno di Francesco per la fine delle guerre “che sempre sono una sconfitta”, per la condanna costante e infaticabile verso il conflitto in Ucraina e in molte altre parti del mondo, per la tragedia nella Striscia di Gaza, per la quale lo stesso Pontefice aveva invitato ad indagare se non fosse in atto un “genocidio”.
IL MESSAGGIO DEL PAPA PER GAZA
E proprio da Gaza è arrivato per Francesco il messaggio e la vicinanza dei più piccoli: «Sabato i bambini di Gaza hanno visto in video il Papa. Gli hanno manifestato la loro vicinanza e il loro ringraziamento per quello che il Pontefice fa per loro», ha dichiarato a LaPresse il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli. Che ha aggiunto: «Papa Francesco è sempre stato nel cuore di Gaza, tutti i cristiani ortodossi e cattolici riuniti preghiamo per lui. Offriamo ogni giorno l’ora di Adorazione, il Santo Rosario e la Santa Messa».
Dal Policlinico Gemelli, invece, trapela poco. Praticamente, nulla. Tranne che al momento del suo ricovero, al papa non è mancato un saluto da parte del professor Sergio Alfieri, che lo ha operato due volte al colon, mentre il professor Luca Richeldi, intercettato dai cronisti all’uscita dell’ospedale, alla domanda se faccia parte della équipe, si è trincerato dietro a un sorriso e a un ‘no comment’. Si ostenta normalità, insomma, ma alla notizia del “quadro clinico complesso” del Pontefice, ieri al Policlinico Universitario è calato il gelo.
LA SALUTE DEL PAPA SUI MEDIA INTERNAZIONALI
Nel frattempo, la salute di Bergoglio è sui siti di tutti i principali media internazionali, dall’Argentina, Paese natio del Pontefice, dove il “Clarin” sottolinea come il Vaticano abbia parlato di un “quadro clinico complesso” e che il Papa rimarrà ricoverato in ospedale. La “Nacion” punta sul fatto che la degenza sarà “più lunga del previsto”. In Spagna “El Mundo” ricorda come il Papa non abbia recitato l’Angelus domenica mentre in Francia “Le Monde” spiega come Bergoglio soffra di una “infezione polimicrobica delle vie respiratorie”.
La Bbc mette in luce come il Papa nei giorni precedenti al ricovero avesse sofferto per diversi giorni di “sintomi di bronchite” e aveva incaricato alcuni funzionari di leggere al posto suo i discorsi preparati, mentre la Cnn punta sul fatto che il trattamento ospedaliero di Francesco sia stato “modificato” per combattere una condizione clinica definita “complessa”, ricordando come, secondo il National Institute of Health degli Stati Uniti, le infezioni polimicrobiche siano “malattie acute e croniche” che possono essere causate da una “combinazione di virus, batteri e funghi”.
Il Quotidiano del Sud.
“Si aggrava”, cresce l’ansia per il Papa