Shutdown negli Usa, Trump: “Valuteremo quali agenzie truffa tagliare”. E la Casa Bianca preannuncia “migliaia di licenziamenti”

  • Postato il 2 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Donald Trump vuole sfruttare lo shutdown per portare avanti il suo programma di drastici tagli al governo federale dettati più da ragioni ideologiche che finanziarie. Da ieri, 1 ottobre, infatti gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in una fase di congelamento delle spese, per la mancata approvazione della legge di bilancio. L’idea del presidente – come confermato in un post su Truth – è quella di sfruttare la situazione per continuare con altri licenziamenti federali. “Probabilmente migliaia”, come affermato dal portavoce della Casa Bianca ai giornalisti. Il tycoon ha infatti annunciato che avrà una riunione con Russel Vought, il direttore dell’ufficio bilancio della Casa Bianca, per “determinare quali delle tante agenzie democratiche, la maggior parte delle quali sono una truffa politica, lui raccomanda di tagliare”.

“Non posso credere che gli estremisti democratici mi abbiano dato questa opportunità”, ha aggiunto Trump, riferendosi al fatto che lui e tutta la sua amministrazione stanno addossando alla minoranza democratica la responsabilità dello shutdown. Una posizione in realtà non condivisa dalla maggioranza degli americani: stando ai risultati di un sondaggio del Washington Post, il 47% considera Trump e i repubblicani responsabili, mentre solo il 30% punta il dito contro i democratici.

Trump afferma che discuterà anche se questi tagli saranno “temporanei o permanenti” con Vought, che definisce “quello famoso per il Project 2025”, riferendosi al controverso rapporto, di cui il capo dell’ufficio Bilancio è stato il principale autore, considerato il manifesto per una ristrutturazione conservatrice del governo federale. Durante la campagna elettorale Trump prese le distanze da questo manifesto, attaccato da più parti come estremista e pericoloso. Ma poi una volta vinte le elezioni ha affidato posti chiave della sua amministrazione a Vought e gli altri ideologi di estrema destra.

Nasa chiusa per lo shutdown: a casa oltre l’80% dei dipendenti

Intanto anche la Nasa ha chiuso i battenti per colpa dello shutdown. Sono più di 15.000 i lavoratori in congedo forzato, mentre sono circa 3.000 quelli che restano in servizio per garantire le missioni che non possono essere sospese senza mettere a rischio la sicurezza degli astronauti, l’hardware critico o quelle che sono considerate le massime priorità dell’amministrazione Trump. Lo indica l’ultimo aggiornamento del piano di chiusura della Nasa pubblicato il 29 settembre.

Per quanto riguarda le missioni critiche che non possono essere interrotte, la Stazione spaziale internazionale rimane operativa, con controllori di volo e ingegneri che lavorano 24 ore su 24 per garantire la sicurezza degli astronauti e il funzionamento dei sistemi. Anche i satelliti meteorologici e di osservazione della Terra, considerati vitali per la sicurezza pubblica, continuano a funzionare, garantendo la disponibilità di dati su condizioni meteorologiche, disastri naturali e detriti spaziali.

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