Shoah, Noury: “Scritte ignobili contro Amnesty e altre ong, siamo accusati di antisemitismo per aver parlato di genocidio a Gaza”
- Postato il 28 gennaio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
“Quel video ignobile proiettato sulla Piramide di Roma e sul Palazzo della Fao, video nel quale siamo accusati di antisemitismo e di ipocrisia, è dovuto al fatto che Amnesty International un mese fa si è permessa di pubblicare un rapporto in cui, senza fare confronti con la storia con la S maiuscola, ma basandosi sul diritto con la D maiuscola, ha concluso che la campagna militare di Israele nella striscia di Gaza ha prodotto un genocidio. Questo è quello che ci viene rimproverato: usare una parola che non deve essere utilizzata se non in riferimento a un fatto unico, la Shoah”. Così ai microfoni di 5 Notizie (Radio Cusano Campus), il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, commenta il messaggio proiettato nella notte scorsa sulla Piramide Cestia e sui muri di altri edifici di Roma, come la sede della Fao, contro le ong, l’Anpi, Amnesty International e altre associazioni umanitarie (“Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo sono le vostre bandiere”).
Noury sottolinea: “Se partiamo dalla considerazione che l’antisemitismo è una violazione dei diritti umani, è evidente che tutti dovrebbero essere impegnati per contrastarlo, oltre che condannarlo, ma così non accade se una parte accusa l’altra di antisemitismo. Usare la parola genocidio, secondo la convenzione del genocidio del 1948, nata proprio dopo la Shoah – puntualizza – non vuol dire banalizzare l’Olocausto. Significa solo rendersi conto che a Gaza viene commesso un crimine grave e che tutti gli Stati, compreso Israele, sono tenuti a rispettare il dispositivo della convenzione contro il genocidio”.
E ricorda altri casi di genocidio che, tuttavia, non hanno urtato la comunità ebraica: “Quando è stata pronunciata una sentenza di genocidio nei confronti del Rwanda per i fatti del 1994 e quando è stata pronunciata una sentenza riguardo al genocidio avvenuto in Bosnia nel 1995, nessuno, salvo i più accaniti negazionisti, ha detto che così si banalizzavano altri fatti storici. La parola ‘genocidio’ è all’esame della Corte internazionale di giustizia da anni – spiega – anche riguardo a un possibile genocidio commesso in Myanmar, in Birmania, ai danni della popolazione rohingya. E ricordo anche che l’Ucraina si è rivolta alla Corte internazionale di giustizia per confutare che la tesi della Russia, secondo cui è stato commesso genocidio in Donbass. Da ultimo, il Sudafrica ha accusato Israele di genocidio presso la stessa Corte, quindi sono i fatti che ci dicono che quella parola, ahimè, si ripete. E questo lo dico con estrema amarezza”.
Noury aggiunge: “Il diritto internazionale è chiaro, visto che ha scritto 5 atti di genocidio. Per chi ha subito un genocidio, il diritto di rivendicare di aver subito ciò che è successo è sacrosanto, però non è che c’è una classifica dei crimini di diritto internazionale, per cui il genocidio è il primo posto e i crimini contro l’umanità il terzo, perché tutto questo ci porterebbe a un paradosso. E cioè che quello che ha fatto Netanyahu in 15 mesi a Gaza è meno grave di quello che ha fatto Assad in Siria in 12 anni, con la morte di mezzo milione di persone e 100mila sparizioni. Evidentemente non è così”.
Il portavoce di Amnesty conclude: “L’Olocausto è un fatto unico, irripetibile, cristallizzato nella storia. E noi dobbiamo portare rispetto alla memoria, giacché c’è una giornata a esso dedicata. Per questo motivo ho provato enorme dispiacere quando la giornata di ieri, che doveva essere una giornata di riflessione, di silenzio, di commemorazione, è diventata una sorta di scontro con modalità da stadio. Questo è proprio inaccettabile“.
L'articolo Shoah, Noury: “Scritte ignobili contro Amnesty e altre ong, siamo accusati di antisemitismo per aver parlato di genocidio a Gaza” proviene da Il Fatto Quotidiano.