Shein denunciata in Francia per aver messo in vendita delle bambole gonfiabili con l’aspetto di bambine (ora ritirate dal commercio)
- Postato il 4 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Il colosso cinese Shein aveva messo in vendita in Francia, a poco meno di 200 euro, delle bambole gonfiabili con l’aspetto di bambine suscitando un coro di proteste e indignazione. Il colosso asiatico della “fast fashion”, già sanzionato Oltralpe (ed anche in Italia) per pratiche commerciali illegali, ha ora rimosso dalla vendita le bambole gonfiabili ed è stato convocato in Parlamento a Parigi per dare spiegazioni.
La denuncia è partita dall’Autorità per la Concorrenza e la Repressione delle Frodi ed è arrivata a soli due giorni dall’apertura del primo negozio Shein nella capitale francese, una prima a livello mondiale per un gruppo che finora vendeva solamente on-line o in negozi effimeri. Il ministro dell’Economia Roland Lescure ha però avvertito che chiederà di bandire il marchio dal territorio della République nel caso in cui dovesse nuovamente vendere queste bambole pedopornografiche. Oggetti che i responsabili del gruppo hanno assicurato di aver ritirato dalla propria piattaforma web. “Se questi comportamenti verranno ripetuti, abbiamo il diritto, e lo chiederò, di vietare l’accesso della piattaforma Shein al mercato francese” ha dichiarato Lescure aggiungendo: “Questi oggetti orribili sono illegali, e ci sarà un’inchiesta giudiziaria per chiarire i comportamenti tenuti dall’azienda”.
Come vengono descritte sul sito le bambole gonfiabili
Sul suo sito web il quotidiano francese Le Parisien ha pubblicato la foto di una di queste bambole raffigurante una bambina che tiene in mano un orsacchiotto. Lo scatto è accompagnato da una descrizione esplicitamente sessuale. Le bambole sono alte 80 centimetri e, come scrive Le Parisien, vengono publicizzate in maniera agghiacciante: “Una bambola con le fattezze e il corpo di una bambina. Tra le sue braccia, un orsacchiotto di peluche. Accanto, questa sordida descrizione: ‘bambola del sesso (…) giocattolo per la masturbazione maschile con corpo erotico e vagina e ano realistici’. Il tutto per 186,94 euro”.
Malgrado le polemiche il gigante asiatico dovrebbe inaugurare mercoledì il suo primo negozio fisico al Bazar de l’Hotel de Ville (Bhv), uno dei grandi magazzini più antichi ed emblematici di Parigi. “Una prima mondiale”, esultava nei giorni scorsi il capo della Société des Grands Magasins (Sgm) proprietaria del Bhv, Frédéric Merlin, annunciando su Instagram l’apertura il 5 novembre di Shein-Paris. Ora Merlin usa toni meno entusiastici. Sempre sui social deplora la vendita di “bambole di connotazione sessuale”. Qualcosa di “indecente e inaccettabile”, lamenta anche lui su Instagram, continuando però a difendere la presenza di Shein nel grande magazzino di sua proprietà.
L’arrivo del marchio ha però indotto diversi marchi Made in France a lasciare il Bazar de l’Hotel de Ville. E Disneyland Paris, che aveva sottoscritto un partenariato con il grande magazzino per le feste natalizie, ha deciso di annullare tutto.

Intanto, a causa dello scandalo delle bambole gonfiabili, il colosso della ‘fast-fashion’ “è stato convocato entro quindici giorni dai deputati” francesi. Questa audizione “deve consentire di ottenere risposte precise sulla trasparenza delle catene di approvvigionamento di Shein, le procedure di controllo interno e le misure correttive attuate in seguito a questo incidente particolarmente grave”, ha annunciato il relatore della commissione informativa sui controlli dei prodotti importati in Francia, Antoine Vermorel-Marque.
Quest’anno Shein è già stata multata Oltralpe per un totale di 191 milioni di euro per violazione della legislazione sui cookies on-line, false promozioni, informazioni ingannevoli e per non aver dichiarato la presenza di microfibre plastiche tra i suoi prodotti. Accusato inoltre di concorrenza sleale, inquinamento e condizioni di lavoro indegne, l’arrivo di Shein in Francia è un “pessimo segnale”, deplorava nei giorni scorsi il ministro del Commercio, Serge Papin.
Shein aprirà anche altri negozi in Francia
Oltre allo store di mille metri quadri previsto al sesto piano del Bhv, la società fondata in Cina nel 2012 e basata a Singapore intende aprire sei negozi in Francia. Nuovi punti vendita dovrebbero venire inaugurati nelle prossime settimane alle Galeries Lafayette di Digione, Reims, Grenoble, Angers e Limoges.
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