Shanghai senza Sinner e Alcaraz, il durissimo attacco di Roddick all’ATP: “Ecco chi paga il prezzo più alto”
- Postato il 8 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni

Tutti contro il calendario e l’ATP, il finale di stagione nel mondo del tennis si sta trasformando in una lunghissima polemica. Le condizioni di gioco a Shanghai che hanno portato Sinner al ritiro, e la decisione di Alcaraz di non partecipare al Masters 1000 hanno sollevato il caso sulla programmazione che sta mettendo sempre più in difficoltà gli atleti. E anche Andy Roddick va all’attacco.
L’accusa di Roddick
Jannik Sinner si è fermato ai sedicesimi di finale a Shanghai, Carlos Alcaraz ha deciso di rinunciare completamente al torneo dopo l’infortunio che gli è capitato a Tokyo. Per entrambi un finale di stagione in cui fare i conti con gli infortuni ma il problema del calendario vale per tutti. In tanti si lamentano ma nessuna soluzione è stata mai trovata o vagliata. E ora l’ex numero 1 statunitense Andy Roddick si lancia all’attacco.
“Questo periodo dell’anno è sempre il più strano. E’ difficile riuscire a raggiungere determinati livelli di motivazione. Ho sentito Zverev sostenere che è da un anno che non sta bene fisicamente. Non sai mai quello che può succedere. In questa occasione a pagarne il prezzo è stato Sinner, ma anche Alcaraz che non è andato a Shanghai ha pagato le conseguenze di questo calendario. E’ impossibile fisicamente e mentalmente riuscire a essere al meglio tutte le settimane. Loro due possono anche vincere quando non sono al meglio ma alla fine qualcosa paghi”.
Il problema del calendario
Non è la prima volta che Andy Roddick si schiera contro il calendario e in particolare contro i Masters 1000 che ora si giocano su due settimane: “Il calendario continua a far schifo. Lo era anche prima e ora sta solo peggiorando. Mi domando chi ne paga le spese. La maggior parte delle volte tocca ai tifosi. Ma anche ai giocatori. Alcune persone sono arrabbiate perché Alcaraz ha rinunciato e Sinner si è ritirato. Ma non è colpa loro, non riesci a giocare a certi livelli dal primo di gennaio alla fine di novembre per anni di seguito. Non puoi farlo ed è una cosa troppo pesante. Bisogna per forza rinunciare a qualcosa e stavolta è successo a Shanghai che si è ritrovata senza Sinner e senza Alcaraz”.
Heat rule e calendari: le polemiche di Shanghai
Il torneo di Shanghai porta con sé tante polemiche e forse anche qualche cambiamento per il futuro. Il caldo e l’umidità che hanno investito la Cina hanno creato grandissimi problemi agli atleti e se Pechino era stato tutto sommato risparmiato da situazioni spiacevoli, nel Masters 1000 sono venute tutte a galla con prepotenza. Le scene di giocatori a un passo dal collasso o in preda ai crampi sono state all’ordine del giorno convincendo anche l’ATP a valutare l’inserimento della heat rule con la possibilità di sospendere gli incontri in determinate situazioni climatiche. Ma a pesare sugli atleti è anche il lunghissimo calendario a cui sono sottoposti e che a fine stagione presenta il conto.