SGUARDI – Matteo Donghi e il RIS di Parma: lo scienziato e lo sbirro
- Postato il 10 novembre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
SGUARDI – Matteo Donghi e il RIS di Parma: lo scienziato e lo sbirro
Parma, 10 nov. (askanews) – “Ricordatevi che il lavoro più vicino a quello del fisico è lo sbirro. Il fisico è curioso per natura. Lo sbirro è curioso per necessità. La maggior soddisfazione dello scienziato, dell’uomo di scienza è utilizzare al meglio gli strumenti tecnico scientifici che ci sono dati. Ma la soddisfazione dello sbirro è avere il nome”: lo dice il tenente colonnello Matteo Donghi, da inizio 2025 comandante del RIS di Parma, il più famoso dei reparti di investigazione scientifica dei carabinieri. In questa intervista, Donghi racconta come lui, fisico di formazione, sia stato folgorato sulla via di Damasco dalla bellezze delle indagini forensi. E ancora, il caso del serial killer Bilancia e come ha rivoluzionato le investigazioni scientifiche; il futuro delle indagini forensi e cosa possiamo aspettarci dall’intelligenza artificiale, un tour nei laboratori del RIS, l’equilibrio fra la scienza e la necessità di portare elementi comprovabili in tribunale; e la sua esperienza “illuminante” nel 2024 alla Corte Penale Internazionale dell’Aia.Questa intervista di SGUARDI a cura di Alessandra Quattrocchi è in integrale sul sito www.Askanews.it.
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SGUARDI – Matteo Donghi e il RIS di Parma: lo scienziato e lo sbirro