“Sfoggiano sul petto oltre 2mila prigionieri politici, torture e omicidi”: cos’è il simbolo degli Spartani apparso in Copa Libertadores
- Postato il 26 febbraio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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La Copa Libertadores è un torneo in cui le polemiche non sono mai mancate. Ma questa volta il campo non c’entra nulla. Alla vigilia del match di ritorno del secondo turno tra l’Universidad Central de Venezuela e i brasiliani del Corinthians, dopo l’1-1 dell’andata, sono piovute critiche riguardanti il fatto che sulla maglia dell’Ucv è comparso il simbolo degli Spartani, ossia il più brutale gruppo della ‘Divisione Affari Speciali’ appartenente alla Direzione di Controspionaggio Militare (Dgcim) del Venezuela.
“È come se una squadra argentina durante la dittatura avesse giocato con l’emblema dell’Esma” ha sostenuto la ONG Voci della Memoria riferendosi alla Escuela de Mecánica de la Armada, vale a dire la scuola per la formazione degli ufficiali della Marina Argentina di Buenos Aires che fungeva da centro clandestino di detenzione e tortura all’epoca della dittatura militare e dell’Albiceleste campione del mondo nel 1978, nello stadio Monumental, proprio a pochi metri dall’Esma.
Anche i membri del gruppo Realtà Helicoide, che denuncia i casi di tortura e altri crimini politici in Venezuela mostrando tramite la realtà virtuale le condizioni di vita dei prigionieri politici, ha espresso la propria indignazione: “Pretendiamo che il calcio sia uno spazio di giustizia e dignità, non un rifugio per coloro che perpetrano l’orrore. Il codice etico della Fifa e della Copa Libertadores è stato violato, normalizzando così i crimini contro l’umanità in Venezuela. Non lo permetteremo”.
Ma chi c’è dietro questa scelta? Realtà Helicoide ha le idee chiare a riguardo: “Il figlio di Granko Arteaga, Alexander, indossa la maglia numero 47 ed è un titolare dell’Ucv che porta sul petto la detenzione arbitraria di oltre 2mila prigionieri politici e l’omicidio di più di 25 persone dal 28 luglio 2024″. L’Ucv è stata infatti acquistata dal militare Alexander Granko Arteaga che fa parte della Dgcim, accusata di “atti di tortura e crimini contro l’umanità” da diversi organismi internazionali legati alle Nazioni Unite. L’ultimo rapporto dell’Onu sulla questione informa che “tra il 2017 e il 2022, Granko Arteaga ha ordinato, supervisionato e partecipato direttamente ad arresti, detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate, torture, inclusa la violenza sessuale, e altri trattamenti o pene crudeli, disumane e degradanti”.
Granko Arteaga ha le mani in pasta in molti campi. Pur non essendo a capo della Dgcim (c’è Hernández Dala), in Venezuela sono sicuri che sia lui il vero leader del gruppo militare. Ma i suoi “affari” non riguardano solo i deplorevoli crimini citati in precedenza. Il colonnello delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (sì, ha anche questo ruolo) è persino il presidente di Team Espartanos, un’associazione che promuove attività sportive per bambini e ragazzi venezuelani. Sulla relativa pagina Instagram ci sono numerosi video in cui piccoli atleti si mettono in mostra praticando diversi sport, dimostrando di star crescendo come “Guerrieri Spartani“. Quasi sotto ogni post, gli slogan fanno tutti riferimento allo spirito battagliero che caratterizza il gruppo: “Questo è l’anno dei guerrieri, ti stai preparando? Unisciti a noi”, oppure “Vuoi sapere come si allena un vero guerriero spartano? Vieni a trovarci”.
Una becera operazione di propaganda volta a fidelizzare un numero sempre maggiore di persone, a cominciare dai più piccoli. E quale canale migliore per farlo se non unendo sport e social network? Come se questi insistenti e ripetitivi slogan non bastassero, ecco a rincarare la dose una serie contest in cui si possono vincere prodotti brandizzati con il logo dell’associazione: cappelli, felpe, borracce che vanno a creare nientemeno che una “Armadura que refleja la fuerza y el espíritu espartano” (armatura che riflette la forza e lo spirito spartan, ndr). Surf, motocross, karate, scacchi, nuoto, pattinaggio, paracadutismo, ciclismo e ovviamente il calcio. Tanti sport praticati ma con un solo messaggio subliminale: “Arruolati”. E ora – in attesa che qualcuno intervenga – il simbolo degli Spartani è arrivato fino alla Copa Libertadores, la massima competizione calcistica per club del Sud America.
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