Settore del vetro ancora in crisi: scatta un mese di cassa integrazione alla Bormioli di Altare
- Postato il 4 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Altare. Il settore del vetro ancora in difficoltà e alla Bormioli Luigi di Altare scatta la cassa integrazione per la maggior parte dei dipendenti. La doccia fredda, non così inaspettata, è arrivata nelle scorse ore, quando l’azienda ha comunicato alle Rsu e ai sindacati che dal 30 giugno al 27 luglio, per quattro settimane, il numero massimo di lavoratori interessati sarà di 213 unità su 250 circa in totale (194 operai e 19 impiegati), i quali potranno subire la sospensione di ore lavorative (o addirittura vedersele azzerate per il periodo).
La crisi del mercato del settore del vetro da tavola e il significativo calo degli ordini sono le motivazioni che hanno spinto i vertici aziendali a ricorrere agli ammortizzatori sociali.
“Lo spegnimento e la demolizione del vecchio forno è stato un segnale negativo – sottolinea Danilo Savio dell’Usb Savona – Purtroppo il nostro sindacato non è firmatario del contratto di lavoro e non siamo direttamente informati sulla reale situazione, che, però, ci allarma e non vorremmo che fosse, questo, il primo passo per spostare l’intera produzione negli altri stabilimenti italiani“.
Dalla Filctem Cgil interviene il segretario provinciale Tino Amatiello: “Purtroppo per quanto riguarda il settore legato al “food” il mercato è stagnante e abbiamo appreso la volontà di Bormioli di avviare questo procedimento, non solo ad Altare ma anche a Parma e a Fidenza, per cercare di dare respiro all’azienda. Non è certo una notizia che ci rende felici ma speriamo che, con l’estate, si riprendano le commissioni e la richiesta di produzioni”. Per quanto riguarda Verallia, invece, sembra tornare il sereno: “A breve riparte il forno dello stabilimento di Pescia e a Carcare, seppur con una linea in meno, si lavora con organico pieno”, conclude Amatiello.