Settingiano: Cani avvelenati, Aidaa offre ricompensa per chi aiuta le indagini
- Postato il 28 febbraio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Settingiano: Cani avvelenati, Aidaa offre ricompensa per chi aiuta le indagini
A Settingiano, quattro cani, inclusi cuccioli, avvelenati, Aidaa offre mille euro per chi aiuta a trovare il responsabile. L’associazione punta a rompere l’impunità, invitando a denunciare
SETTINGIANO (CATANZARO)- Mille euro a chi fornisce notizie utili per individuare il responsabile della morte di quattro cani randagi, una mamma con i suoi cuccioli, avvenuta a Settingiano in provincia di Catanzaro. «No, non é corretto parlare di taglia – spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) – ma piuttosto di ricompensa a chi si farà avanti e mettendoci la faccia consentirà ai Carabinieri forestali ai quali é già stata segnalata la strage, di risalire alla persona che ha determinato la morte per avvelenamento dei cani».
Una storia che si ripete e che spesso non ha colpevoli, ma questa volta l’associazione ha deciso non solo di denunciare l’accaduto ma di spingersi oltre e stimolare le persone, attraverso la ricompensa, a denunciare l’autore di un gesto definito “vile e grave”. Perché uccidere dei cani con il veleno impastato con della carne – e questa volta si trattava addirittura di cuccioli – é un’azione che lascia sgomenti per la disumanità che traspare.
CANI AVVELENATI A SETTINGIANO, L’AIDAA RICORDA COME IL PROBLEMA SI RIPETE TRA IMPUNITÀ E INDIFFERENZA
«Su trenta ricompense offerte in casi simili – continua Croce – due volte ha funzionato. La prima persona a farsi avanti era di Mazara del Vallo e l’altra di Brescia. È chiaro che chi denuncia dovrà assumersi la responsabilità di comparire davanti al giudice per indicare i responsabili della morte di un cane o più cani. E noi lo sosterremo oltre che offrirgli la giusta ricompensa».
Sono stati dei volontari del luogo a trovare i cani senza vita a Settingiano e a segnalare l’accaduto ai Carabinieri forestali. Ma ormai lo sappiamo, nella maggior parte dei casi queste morti restano impunite anche quando vengono aperti i fascicoli in Procura. Emblematico in questa direzione é il caso di Simba, il cane di proprietà evirato a Paola circa un anno fa e morto dissanguato davanti agli occhi dei suoi padroni che hanno fatto di tutto per salvarlo. E nonostante siano state trovate le tracce di sangue in un determinato luogo dove c’era una femmina in calore, tenuta non proprio come previsto dalle leggi in materia di detenzione di animali domestici, niente é stato fatto per rendere giustizia a Simba, un cane amato da tutti, colpevole di aver sentito gli ormoni di una femmina e di essersi allontanato dalla sua casa.
L’APPELLO DI AIDAA
C’é anche chi tenta di giustificare azioni così estreme con l’esasperazione che assale le comunità davanti all’immobilità dei Comuni che poco o niente fanno per arginare il fenomeno dei cani vaganti. Tutto é affidato alla buona volontà delle associazioni che si fanno carico di nutrire – e quando possono – di offrire uno stallo seppur temporaneo a cani abbandonati o nati per strada, come nel caso dei cuccioli e della mamma di Settingiano. Le mancate sterilizzazioni e il disinteresse generale verso il fenomeno del randagismo, non fanno altro che aumentare episodi di intolleranza che sfociano nella maggior parte dei casi nell’uccisione di cani e gatti a opera di chi decide di risolvere il problema eliminando fisicamente creature indifese. Non resta che augurarsi – per ottenere giustizia – che qualcuno si faccia avanti e accetti la ricompensa offerta dall’Aidaa.
Il Quotidiano del Sud.
Settingiano: Cani avvelenati, Aidaa offre ricompensa per chi aiuta le indagini