Sesso non protetto, l’allarme degli esperti: gonorrea, sifilide e clamidia in forte aumento

  • Postato il 20 luglio 2025
  • Di Panorama
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Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) tornano a far paura in Europa e in Italia, con numeri in preoccupante ascesa che pongono interrogativi urgenti su prevenzione, consapevolezza e comportamenti a rischio. A lanciare l’allarme sono i dati diffusi dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) e confermati anche dall’ultima edizione di ICAR, la Italian Conference on AIDS and Antiviral Research.

Gonorrea e sifilide: aumento esponenziale e rischio antibiotico-resistenza

Secondo l’ECDC, nel 2023 i casi di gonorrea hanno sfiorato quota 100.000 nell’Unione Europea, segnando un incremento del 31% rispetto all’anno precedente e di oltre il 300% dal 2014. Questa infezione batterica, se non diagnosticata e curata tempestivamente, può avere conseguenze gravi come l’infertilità, soprattutto nelle donne. A destare ulteriore preoccupazione è la crescente resistenza del gonococco agli antibiotici, che complica le terapie e potrebbe trasformarsi in una vera emergenza sanitaria globale. Non va meglio per la sifilide, la malattia venerea che nei secoli scorsi ha mietuto vittime illustri come Charles Baudelaire e Paul Gauguin, solo per fare qualche celebre esempio: in Italia si è registrato un aumento superiore al 50% dal 2019, mentre in Europa i contagi superano i 41.000 casi (+13% in un anno). La sifilide può sembrare scomparire dopo i primi sintomi, spesso ulcere o piccole lesioni genitali, ma senza cure adeguate il batterio si diffonde nell’organismo, attaccando cuore, sistema nervoso e compromettendo gravidanze e fertilità.

Clamidia: l’infezione più diffusa tra i giovani

Tra le IST, la clamidia continua a dominare per diffusione: oltre 230.000 casi in Europa, colpendo in particolare le giovani donne. Spesso asintomatica, la clamidia può danneggiare gravemente l’apparato riproduttivo, portando a infertilità o gravidanze extrauterine. Basti pensare che circa metà delle procedure di procreazione medicalmente assistita in Italia è legata a esiti di infezioni pregresse non curate. Alla base di questa impennata di contagi vi sono pratiche sessuali non protette, scarso utilizzo del profilattico e comportamenti ad alto rischio, come il cosiddetto chemsex – la pratica di assumere droghe per potenziare le performance sessuali, diffusa soprattutto tra uomini che fanno sesso con uomini. A complicare il quadro contribuiscono stigma e imbarazzo, che spingono molti giovani a evitare di parlare di prevenzione o a trascurare controlli medici regolari. Dal Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità, la raccomandazione è sempre la stessa: l’uso del preservativo, che resta l’unico strumento di prevenzione davvero efficace. Proporlo al partner è un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri.

Sintomi da non ignorare e controlli regolari

Molte IST si manifestano con segnali subdoli: secrezioni anomale, dolore durante la minzione, piccole ulcere genitali o sanguinamenti insoliti. Nel caso della sifilide le lesioni iniziali possono guarire spontaneamente, dando l’illusione di una risoluzione, ma il batterio rimane attivo. E se gonorrea e clamidia possono compromettere la fertilità già in giovane età, non va dimenticato che il rischio riguarda anche chi, grazie alla chimica, prolunga l’attività sessuale ben oltre i 50 anni. In un’epoca in cui l’informazione è a portata di smartphone, sorprende quanto persista la disinformazione sui rischi di infezioni trasmissibili con rapporti vaginali, anali e orali. La pillola contraccettiva non protegge da virus e batteri, e la vergogna non deve essere un ostacolo: fare controlli regolari e rivolgersi subito al medico in caso di dubbi può evitare conseguenze drammatiche sul lungo termine. Con l’estate alle porte, tra flirt improvvisi e minori inibizioni dovute all’alcol, il messaggio non può essere più chiaro: le IST non fanno distinzione di età o orientamento sessuale. La vera differenza la fanno comportamenti consapevoli, uso corretto del preservativo e visite di screening periodiche. Perché, come insegnano storia e cronaca, un vecchio nemico trascurato può tornare a farci molto male.

Autore
Panorama

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