Serie D, il Vado riparte da Boisfer. L. Tarabotto: “Un punto di riferimento dopo poca serenità. Noi società complicata? Commessi degli errori, ma no”
- Postato il 18 febbraio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Vado Ligure. Si auspicava in una stagione d’alto profilo, facendo trasformare la Serie C tramite primo posto da sogno ad obiettivo, ma così non è andata per il Vado. Dopo l’esonero di Cottafava in seguito alla sconfitta casalinga contro il Ligorna i vadesi concluderanno la stagione con il vice allenatore, Rogrigue Boisfer, che sta disputando un ottimo lavoro con la Juniores Nazionale. Da questa situazione i rossoblù devono rialzarsi, finire al meglio il campionato, capire gli errori commessi per poi ripartire anche con una continuità di serenità. Di questo ne è pienamente consapevole Luca Tarabotto che conosce particolarmente bene l’ambiente vista la lunga militanza in rossoblù.
Direttore, può fare un sunto della situazione in casa Vado?
Per svariate situazioni e pensieri generali c’è stata poca serenità. Quando si è tutti della stessa idea è normale che è più facile andare avanti. Magari ci sono idee diverse e bisogna cercare di mettere i pensieri tutti vicini. Se questa poca serenità entra all’interno dello spogliatoio diventa difficile gestirla. Nonostante continuo a pensare che Cottafava sia un bravo allenatore e potrà fare molto bene in futuro, credo sia normale che quando ci sono situazioni un po’ complicate a livello di comunicazione diventa difficile riuscire a portare avanti il lavoro. Questo è quello che secondo me è successo, senza togliere chiaramente niente alle capacità e ai meriti dell’allenatore, così come del preparatore atletico. Io avevo detto, anche dopo le dichiarazioni del presidente, che comunque non ci dovevamo dimenticare di tutti i risultati utili consecutivi che avevamo fatto, trovando una certa solidità e un buon gioco. Poi ci sono state quelle partite dove non abbiamo fatto bene e poi è da lì probabilmente che si sono creati dei pensieri contrastanti.
Avete molti punti favorevoli come solidità societaria, ma non crede che sia proprio la “serenità” a mancare al vostro progetto di società di riferimento del comprensorio?
Questo discorso lo sento dire spesso. Il Vado è una società importante, seria e serena nella quale i giocatori vengono volentieri. Sicuramente è stato commesso qualche errore, parlo per me e magari in generale, ma questo non vuol dire però che il Vado sia una società complicata. Anzi, credo che in tanti abbiano guardato come lavoriamo. Nel nostro piccolo abbiamo sicuramente fatto delle cose importanti. Perciò noi siamo orgogliosi della nostra società, del nostro lavoro e delle nostre idee. Ciò che è successo fa parte di situazioni di campo che possono accadere in un campionato e alle volte bisogna prendere delle decisioni difficili per arrivare alla dovuta serenità. Ma noi continuiamo a rimanere una società rispettata da tutti.
Quali errori vi potete imputare?
Io sono di Genova e noi genovesi siamo persone che non parlano tanto: quando abbiamo delle idee, giuste o sbagliate che siano, vediamo di portarle fino in fondo. Noi all’inizio abbiamo lavorato per portare un allenatore giovane e una persona del territorio. Poi è normale che il mercato sia poi cambiato all’improvviso perché il presidente ha deciso di fare una squadra veramente importante e in quel momento ci siamo trovati con una squadra con giocatori importantissimi allenata da un novello della categoria. Ma voglio precisare una cosa importante: reputo De Lucia un allenatore capace che sicuramente con l’esperienza diventerà bravo e si toglierà delle soddisfazioni. Quando si fanno delle squadre importanti, se si vuole vincere o provarci, solitamente lo staff deve essere già abituato a farlo per gestire quel tipo di spogliatoio in un certo modo. C’era il grosso peso di una squadra importante. Ripeto, anche Cottafava è un bravissimo allenatore però poi quando si creano delle dinamiche di attrito non è facile. In una società bisogna che tutti pensiamo le stesse cose.
Quali sono le qualità di Rodrigue Boisfer che vi hanno spinto a puntare su di lui per questo finale di stagione?
Una persona eccezionale: umile, sincera, disponibile e capace. Non ha mai parlato fuori luogo e ha dimostrato di saper stare al suo posto: quando gli è stato detto di prendere la Juniores Nazionale l’ha presa e sta facendo veramente un campionato importante. Con il suo “silenzio” sa spiegare. Ha forte competenza calcistica e in questo momento un po’ particolare per noi della società rappresenta un punto di riferimento. Boisfer è la persona giusta e siamo contenti di iniziare questa esperienza.
Come si programma il futuro dopo un’annata che ha visto sfumare il primo posto? Quest’anno è stato meno un sogno e più un obiettivo
Io credo di essere stata l’unica persona a non dire che si doveva vincere il campionato. Io ho sempre detto di fare un campionato importante, anche perché poi la era una programmazione fatta in due anni. È anche vero che abbiamo perso 4-5 giocatori che sono stati fuori due mesi e già quello è un qualcosa che ci è accaduto e sicuramente sarebbe stato meglio che non accadesse. Noi siamo qua per migliorarci, vedremo come finirà la stagione e comunque a prescindere da questo rimarrà sempre la volontà di fare un campionato importante.