Serie D, Cairese. Solari: “Ecco le parole d’ordine per salvarsi, pochi punti? Siamo sereni, gare vanno analizzate”

  • Postato il 28 marzo 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Serie D, Matteo Solari torna alla Cairese

La Cairese è ripiombata in zona playout. Solo un punto nelle due partite contro Chieri e Oltrepò. Ma il diktat di mister Matteo Solari è uno. E corrisponde alle parole scritte nello spogliatoio al momento del suo arrivo in gialloblù: “Coraggio, Cuore, Umiltà e Rispetto”. In questo ordine, tiene a precisare il tecnico.

Vietato avere paura, “nel calcio – afferma – non c’è spazio per la paura”, e soprattutto fare drammi dopo gli ultimi risultati. L’allenatore guarda oltre il solo punto e analizza l’andamento gare. Mister, ci si aspettava che arrivassero almeno quattro punti, la domanda di apertura dell’intervista. Solari si focalizza sulla prestazione e sottolinea come un conto sia la classifica e un conto sia il valore delle avversarie.

Il Chieri – esordisce – è una squadra viva come testimoniano i risultati. Lo dimostrano il pareggio contro il Bra e l’innesto dell’ex giocatore del Torino Simone Edera. Abbiamo colto un buon punto. C’è stata un po’ di sfortuna visto che abbiamo colpito un palo e una traversa. Domenica contro l’Oltrepò abbiamo fatto la partita che bisognava fare, abbiamo avuto le occasioni in un partita aperta. Il nostro peccato è stato che a 14 dalla fine abbiamo preso un goal su punizione evitabile per un fallo quando eravamo in possesso della palla. Poi abbiamo fallito due palle clamorose che ci hanno portato alla sconfitta”.

Ma qual è il limite di questa Cairese? “Bisogna migliorare dal punto di vista caratteriale.  Ma non ci siamo abbattuti: abbiamo attaccato dopo il 2 a 1. C’è qualche problema realizzativo, siamo il secondo peggior attacco del campionato. Avessimo realizzato due occasioni con l’Oltrepò avremmo vinto. Stiamo lavorando bene, in serenità perché il passato non si cambia più. Non voglio sottolineare gli errori, ma migliorare. Stiamo preparando la partita nei minimi dettagli con il Gozzano. Poi, ovviamente, ci vorrà la prestazione perfetta”.

Due gare che sembravano poter far compiere un passo decisivo per la salvezza diretta. Invece, riecco i gialloblù nella zona arancione, quella dei playout. Cosa ha detto Solari alla squadra? “Cosa dico nello spogliatoio resta nello spogliatoio – (ci abbiamo provato! ndr). Abbiamo fatto un’analisi video della partita. Degli errori più che parlarne serve vederli. Così come per le cose fatte bene”.

Dal 4-3-3 di Nappi al 4-2-3-1 fino al 3-5.2 di domenica scorsa. “Quando le cose non filano per il verso giusto un allenatore deve cercare di valutare ogni eventualità e trovare soluzioni – spiega alla domanda sui moduli -.  Per certi versi domenica le abbiamo trovate ma siamo incappati nei solito errori singoli. Ho cercato di dare una nuova solidità alla squadra. Poi servono gli episodi”.

Tra le voci circolate circa l’addio di Nappi, quello di un rapporto complicato con alcuni senatori. Ma quello gialloblù, mister, è uno spogliatoio difficile? “Un allenatore – spiega – deve essere molto psicologo e capire le situazioni. Nei gruppi con grande personalità è meglio imporsi. Penso che questa squadra abbia qualche problema a livello di leadership: c’è leadership tecnica ma non carismatica. Sono sempre stato leader da giocatore e capire le dinamiche non mi è difficile. Ci sono tanti ragazzi giovani e non è facile cambiare tre allenatori. Non ho mai imposto nulla, ho sempre condiviso nelle mie esperienze in panchina”.

“Diversi giocatori potrebbero fare di più a livello tecnico ma se non riescono a darlo è per questioni mentali. Essere calciatori è nella testa. Undici Gattuso possono vincere il mondiale, undici Totti no. Infine sul campionato e sul rapporto con la proprietà: “Questo girone è impoverito terribilmente essendoci tanti campi in erba naturale ed è più povero tecnicamente rispetto all’ultima volta che l’ho fatto (al Vado stagione 21/22 ndr).  Quando ho lasciato la Cairese c’era  meno ambizione. Questo fa la differenza, con i Boveri ho un ottimo rapporto perché sono persone ambiziose proprio come me“.

Autore
Il Vostro Giornale

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