Serie B, Sampdoria-Pescara, top e flop: doriani a valanga, Pafundi e Coda gemelli del gol. Serataccia per Desplanches
- Postato il 5 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Non poteva consumarsi una rivincita migliore per la Sampdoria, che in casa, al Ferraris, ha avuto la meglio per 4-1 contro il Pescara. Primo successo stagionale per i blucerchiati, che provano così una complessa risalita dalla zona retrocessione dove sono ugualmente invischiati i biancazzurri.
Partita non esattamente esaltante nel primo tempo, rimasta bloccata sino alla decina di minuti finale con i padroni di casa che pagano pure dazio alla sfortuna, visto che sfuma l’occasione di un calcio di rigore a favore che viene revocato a stretto giro dall’arbitro Pairetto, a seguito della revisione del VAR. Al 45′ il vantaggio degli ospiti con la rete di Oliveri, pur tra le proteste dei blucerchiati secondo cui il gol è stato viziato da un fallo su Depaoli.
Nella ripresa avviene il riscatto della squadra di Donati, che guadagna così un bonus per la sopravvivenza della propria panchina: il centravanti designato Coda sigla il pareggio su rigore, questa volta concesso per fallo di mano di Capellini su un’entrata in scivolata, mentre Pafundi serve il raddoppio portando così in vantaggio i blucerchiati. Non è finita perché al 67′ la Samp dilaga con Depaoli, e si avvicina pure al quarto gol con Coda. Una decina di minuti da incubo per il Pescara, che si è visto rimontare con gli interessi (con tanto di espulsione a fine gara di Brosco, a causa di un fallo in area su Cuni impegnato in una lampante occasione da rete). Ma per il poker è solo questione di tempo: al primo minuto del recupero conclusivo Ioannou infligge il colpo di grazia e porta all’apoteosi la festa al Ferraris.
- La protesta dei tifosi alla vigilia e il giallo di un presunta talpa nella Sampdoria
- Sampdoria-Pescara, la chiave tattica
- Top & Flop Sampdoria
- Top & Flop Pescara
La protesta dei tifosi alla vigilia e il giallo di un presunta talpa nella Sampdoria
La vigilia della partita è stata inevitabilmente contraddistinta dalla protesta dei tifosi blucerchiati, che visto l’andazzo sempre più fosco della loro squadra continuano a fare pressione affinché l’attuale proprietà ceda il club in altre mani. Da quanto risulta, inoltre, non si sono presentati il presidente Matteo Manfredi, il socio azionista e investitore Joseph Tey e neanche il rappresentante della società Nathan Walker, mentre Fiorella e Fredberg sono arrivati allo stadio, riporta PrimoCanale, con il pullman della squadra.
Una contestazione, quella dei tifosi fuori dallo stadio prima del match, che si è svolta in maniera ordinata e senza incidenti. Allo stesso modo l’irruzione degli stessi supporters al centro sportivo “Mugnaini” di Bogliasco, avvenuta ieri mattina, non ha generato particolari disordini, anzi. I tifosi, senza trovare resistenza alcuna da parte della sorveglianza a quanto si apprende, hanno appeso uno striscione firmato dalla Sud con su scritto “Basta chiacchiere, vincete”. Quella della tifoseria doriana insomma è una protesta gelida ma non per questo meno imbestialita di altre. E per capire la situazione di caos che sta vivendo la Samp anche il sospetto, come riporta Calciomercato.com citando a sua volta il Secolo XIX, che ci sia una talpa dentro lo società. La quale ha spifferato ai tifosi l’orario dell’allenamento di rifinitura di ieri mattina, in teoria riservato.
Tornando alla partita, prima di essa sono circolati dei volantini con i volti dei vari rappresentati del vertice societario, con la didascalia “Wanted”, sì come fossero dei ricercati. In Gradinata Sud, invece, sono stati esposti degli striscioni polemici nei confronti della proprietà, ribadendo la necessità di vendere il club. Uno di questi recitava: ‘Tey, Walker, Manfredi, Fredberg, ci siamo capiti? Qui non siete più graditi’.
Sampdoria-Pescara, la chiave tattica
Il tecnico Donati si è affidato ad un 3-4-2-1, confermando in buona parte la formazione autrice del pareggio con il Catanzaro e optando in particolare per Ghidotti tra i pali rispetto al discontinuo Coucke e Hadzikadunic al centro della difesa affiancato da Riccio e Vulikic. Al centrocampo Bellemo, Abildgaard e gli esterni Depaoli e Venuti, mentre la punta di attacco titolare è Coda, con i trequartisti Cherubini (al rientro dalla squalifica) e Pafundi.
Stesso schema per Vivarini, che si affida come centravanti a Di Nardo, alle sue spalle Valzania e Olzer; in difesa parte titolare Capellini, assieme a Brosco e Corbo. Ricordiamo che il tecnico potrà contare su Caligara e Tsadjout solo dopo la sosta delle Nazionali. Già subito nei primi minuti della partita Vivarini è però costretto ad operare un cambio, giacché Olzer ha accusato un problema al ginocchio: il centrocampista ha chiesto quindi il cambio, con Merola che è entrato al suo posto.
Top & Flop Sampdoria
Pafundi 7: anima l’inizio del match provando ad impensierire Desplanches, poi è autore del raddoppio al 63′ (primo gol tra i professionisti). Nell’agonia generale di qeusti mesi era tra i pochi che ci provava veramente anche quando i suoi si trovavano spalle al muro, e oggi ancor di più si conferma uno dei punti fermi della squadra doriana. Oltre a lanciare un chiaro messaggio al ct Gattuso in ottica Nazionale maggiore.
Coda 7: si intende perfettamente con Pafundi, e insieme fanno vedere i sorci verdi alla difesa rivale. Implacabile dal dischetto, sfiora pure la doppietta.
Depaoli 6,5: Partita sul filo tra rischi inutili e trionfi insperati, come il suo contributo per il 3-1.
Top & Flop Pescara
Letizia 6,5: Dal suo cross si origina il vantaggio iniziale del Pescara.
Desplanches 4,5: Pafundi lo mette sottopressione, la traversa lo grazia nel tentativo nel secondo tempo di Coda. Ma quando quest’ultimo si presenta al dischetto ha gioco facile nel beffarlo. In seguito si becca un’imbarcata di gol in meno di dieci minuti: serataccia per l’estremo difensore.
Brosco 4,5: Pur ammonito, perde lucidità sul finale e mette ko Cuni: il capitano diventa così epitome di un Pescara disastroso al Ferraris.