Serie A, un mese di verdetti: Juventus e Napoli rischiatutto

  • Postato il 18 novembre 2025
  • Di Panorama
  • 2 Visualizzazioni

Smaltita la delusione per i guai della nazionale di Gattuso, il calcio italiano torna a concentrarsi sulle questioni di casa. Dalla ripresa del campionato alla gita saudita delle protagoniste della Supercoppa Italiana, in calendario la settimana prima di Natale, ci attende un mese in cui nessuno vincerà lo scudetto o guadagnerà un posto in Champions League ma qualcuno rischierà di cominciare a perdere sia l’uno che l’altro. Mese che peserà tantissimo nello sviluppo della stagione. Non decisivo, ma estremamente condizionante.

La sintesi è che c’è chi entra leggero nella centrifuga prenatalizia e chi ha consumato quasi tutti i margini di manovra. La parola crisi non piace a nessuno, però ci sono un paio di situazioni che la sfiorano se non praticano pur essendo soltanto nel tardo autunno.

Napoli e Juventus, tutti i rischi per Conte e Spalletti

Chi rischia di più è certamente il Napoli di Antonio Conte, lasciato a Bologna prima della sosta e che ha davanti a sé un mese infernale sia in campionato che in Europa. Il tecnico leccese è sceso dall’Aventino dopo una settimana di lontananza fisica e mentale da Napoli: se sarà stato sufficiente per ritrovare serenità e motivazioni lo dirà il campo che propone salite non banali ai campioni d’Italia.

E’ vero che la classifica ancora non fa suonare campanelli d’allarme, se non in Champions dove contro Qarabag e Benfica servono due vittorie per scacciare i fantasmi, ma la sfida all’Atalanta che ha in panchina Palladino, la trasferta all’Olimpico contro la Roma e poi il doppio impegno in chiave bianconera (Juventus al Maradona e viaggio in casa dell’Udinese spesso ostile ai colori napoletani) è una sequenza che non può lasciare nessuno sereno. Tanto meno una squadra in difficoltà fisica ed emotiva come il Napoli di oggi.

Anche la Juventus ha esaurito i bonus ed è già passata dall’elettrochoc dell’esonero di Tudor. Luciano Spalletti ha potuto finalmente lavorare per qualche giorno, seppure con un gruppo ristretto, e adesso deve raccogliere quanto seminato perché il distacco dalla vetta è sensibile. Il calendario non aiuta anche perché grande attenzione andrà riservata all’Europa dove non c’è alternativa alla vittoria a Glimt (ah, i nostri amici norvegesi…) e contro il Pafos.

Quanti punti servono in campionato per uscire sereni dal prossimo mese? Ci sono tre trasferte di livello medio alto (Fiorentina, Napoli e Bologna) e il Cagliari allo Stadium, menù che rischia di essere indigesto per chi ha bisogno di mettere fieno in cascina per non dire addio in fretta alle ambizioni tricolori.

Inter e Milan, quanto può pesare un derby che non è ancora da scudetto

Stanno meglio le milanesi, attese da un derby che ha solo un vago profumo di scudetto e nel quale Cristian Chivu e Max Allegri si giocano tanto senza rischiare, però, l’osso del collo. Comunque vada a finire la prima stracittadina in un San Siro di proprietà dei due club, ci sarà tempo per coltivare i rispettivi obiettivi. Certo, l’Inter deve cancellare quella fastidiosa sensazione lasciata dai match con Napoli e Juventus e cioè di essere la più forte, incapace di mettere a terra la propria potenza negli scontri diretti. Una sfida gestibile per Chivu che nel prossimo mese ha un calendario non impossibile (oltre al derby il Como in casa e le trasferte con Pisa e Genoa) e, semmai, ha il peso delle prime due vere partite da Champions League contro Atletico Madrid e Liverpool.

Il Milan ragiona al contrario e ha utilizzato la settimana di sosta per smaltire la delusione per i punti buttati via contro Pisa e Parma senza i quali sarebbe in testa alla classifica. Allegri vive il paradosso di guidare la squadra migliore nei confronti diretti, ma di non aver ancora ottenuto dai suoi la piena concentrazione quando il livello si abbassa. Ritrova a pieno regime Rabiot, Pulisic e Jashari: l’emergenza è finita.

Inter e Milan, così come Napoli e Bologna, voleranno a metà dicembre in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana che piace molto ai club e poco agli allenatori. Chi resterà a casa tra le squadre di testa sarà la Roma di Gian Piero Gasperini che sta recitando il ruolo del terzo incomodo per chi pensa a scudetto e qualificazione alla Champions League. Attenzione ai giallorossi perché tra un mese potrebbero trovarsi ancora in alto avendo messo nei guai qualche avversario. Napoli e Como all’Olimpico, Cremonese e Cagliari in trasferta sono un trampolino di lancio non male per chi vuole chiudere l’anno continuando a sognare.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti