Serie A e Arabia Saudita, non solo Supercoppa: il calcio italiano protagonista a Riyadh con il Social Football Summit
- Postato il 23 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il calcio italiano non è più solo un ospite di passaggio nel deserto per la Supercoppa, ma un partner strategico nel cuore della trasformazione saudita.
Si è conclusa a Riyadh la seconda edizione del SFS Saudi Edition, l’evento organizzato dal Social Football Summit e dalla Lega Serie A che ha trasformato il Radisson Blu Hotel in un hub internazionale di diplomazia sportiva e business.
Mentre l’attesa per i verdetti del campo cresce, con i top club pronti a darsi battaglia, dietro le quinte si gioca una partita altrettanto decisiva: quella degli investimenti e della crescita strutturale legata alla Saudi Vision 2030.
- Un ponte tra Serie A e Saudi Pro League
- Non solo campo: i pilastri della cooperazione
- I club e le eccellenze del business
- La diplomazia dello sport
Il calcio italiano non è più solo un ospite di passaggio nel deserto per la Supercoppa, ma un partner strategico nel cuore della trasformazione saudita. Si è conclusa a Riyadh la seconda edizione del SFS Saudi Edition, l’evento organizzato dal Social Football Summit e dalla Lega Serie A che ha trasformato il Radisson Blu Hotel in un hub internazionale di diplomazia sportiva e business.
Mentre l’attesa per i verdetti del campo cresce, con i top club pronti a darsi battaglia, dietro le quinte si gioca una partita altrettanto decisiva: quella degli investimenti e della crescita strutturale legata alla Saudi Vision 2030.
Un ponte tra Serie A e Saudi Pro League
Il summit ha visto seduti allo stesso tavolo i pesi massimi del calcio nazionale e arabo. Da una parte il CEO della Lega Serie A, Luigi De Siervo, e il Presidente Ezio Maria Simonelli; dall’altra i vertici della Saudi Pro League e della SAFF (la federazione calcistica saudita), rappresentati dal CEO della SPL Omar Mugharbel e dai delegati federali.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DSmIINPDB7p" max_width="540px"/]Il dialogo istituzionale è stato supportato dai massimi livelli governativi del Regno, con la partecipazione attiva di figure chiave del Ministero dello Sport e del Ministero degli Investimenti, tra cui Ghandourah Ghandourah, Waleed Algarni, Bader Aljeraisy, Anas Dahlawi e Basim K. Ibrahim.
A dare un volto leggendario all’eccellenza italiana ci ha pensato Christian Vieri, in veste di Ambassador della Lega Serie A, simbolo di un calcio che continua a esercitare un fascino magnetico sui nuovi mercati.
Non solo campo: i pilastri della cooperazione
Il dibattito non si è limitato alla dimensione agonistica, ma ha esplorato le nuove frontiere dell’industria sportiva. Un’attenzione particolare è stata rivolta al potenziamento delle infrastrutture e all’innovazione, elementi chiave per la costruzione di stadi moderni e l’adozione di tecnologie all’avanguardia capaci di trasformare radicalmente la fan experience.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DSkrQaDDN2a" max_width="540px"/]Allo stesso tempo, si è discusso del ruolo cruciale del turismo sportivo, analizzando come i grandi eventi possano diventare volani per la promozione del territorio e l’attrazione di flussi internazionali.
Il tutto si inserisce in una cornice di solidi investimenti bilaterali, dove il calcio smette di essere solo un gioco per trasformarsi in un motore economico strategico, capace di generare nuove opportunità commerciali e sinergie tra le aziende italiane e il dinamico mercato saudita.
I club e le eccellenze del business
Il programma ha coinvolto direttamente il management dei club e i massimi esperti di marketing. Oltre a Michele Ciccarese (Commercial & Marketing Director di Lega Serie A) e all’advisor Guido Fienga, il dibattito è stato arricchito dagli interventi di Tommaso Bianchini (Direttore Generale Area Business della SSCN Napoli) e Claudio Fenucci (CEO del Bologna FC), le cui squadre sono tra le protagoniste della Supercoppa Italiana.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DSkU7nojEFw" max_width="540px"/]A completare il quadro delle competenze tecniche e strategiche sono intervenuti anche Abdulrahman Abumalih (CEO di Thmanyah), Pier Massimo Marras (General Manager di Salini Saudi Arabia – Webuild), Hazim Al-Hazmi (President Europe and Americas della Saudi Tourism Authority) e i rappresentanti della Mahd Sports Academy, l’eccellenza saudita nella formazione dei talenti.
La diplomazia dello sport
L’ambasciatore d’Italia a Riyadh, Carlo Baldocci, ha sottolineato come la “diplomazia sportiva” sia diventata uno strumento fondamentale per rafforzare i rapporti tra i due Paesi: “Il calcio unisce le persone e crea partnership che vanno oltre il rettangolo di gioco”.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DSiMBnVDM79" max_width="540px"/]Soddisfazione espressa anche da Gianfilippo Valentini, CEO del Social Football Summit: “Questa edizione conferma la maturità di un progetto capace di generare valore concreto. Il calcio è oggi una piattaforma di cooperazione internazionale imprescindibile”.
Con la chiusura del summit, il testimone passa ora al campo, ma il segnale è chiaro: l’asse tra l’Italia e l’Arabia Saudita è più solido che mai, pronto a costruire il calcio del futuro.