Serie A contro la Fifa: la Lega si unisce al reclamo sul calendario presentato alla Commissione Ue

  • Postato il 14 ottobre 2024
  • Di Virgilio.it
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La Serie A si unisce ufficialmente al campo dei ribelli in lotta con la Fifa: la Lega Calcio ha infatti aderito al reclamo presentato dal sindacato internazionale dei calciatori FifPro e dai principali campionati europei presso la Commissione Ue per denunciare l’abuso di posizione dominante da parte della Federazione internazionale, accusata di aver reso troppo fitto il calendario.

Calendario, il reclamo alla Ue di FifPro e campionati contro la Fifa

Il calendario del calcio internazionale è troppo fitto, il che crea un danno alla salute dei calciatori e alla qualità delle competizioni nazionali. È questa la tesi avanzata dal sindacato internazionale dei calciatori FifPro e dai principali campionati europei nel reclamo contro la Fifa presentato alla Commissione Europea: nel mirino, in particolare, l’istituzione del nuovo Mondiale per Club (al via a giugno) e dell’allargamento dei Mondiali 2026 a ben 48 nazionali. Un reclamo al quale partecipa anche la Serie A, come precisato oggi in una nota della Lega Calcio.

Calendario, il comunicato della Serie A contro la Fifa

“Il calendario internazionale di calcio, eccessivamente saturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori, e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate per generazioni dai tifosi in Europa e nel mondo”: queste il nucleo più importante del comunicato diffuso dalla Lega Calcio, che accusa la Fifa di abuso di posizione dominante. La Fifa, secondo i “ribelli”, ricopre infatti “ruoli contrastanti come organo di governo e organizzatore di competizioni, che danno origine a un conflitto di interessi”.

“Il reclamo – continua la nota – illustra come l’imposizione delle decisioni della Fifa sul calendario internazionale costituisca un abuso di posizione dominante e violi il diritto dell’Unione Europea”.

La nota cita poi due recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea, quelle sulla Superlega e sul caso Diarra, per ricordare che la Fifa deve “esercitare le sue funzioni di ente regolatore in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato, così da neutralizzare suddetto conflitto di interessi. In questo contesto, il coinvolgimento dei rappresentanti dei sindacati dei calciatori e delle Leghe nel processo decisionale sulle questioni relative al calendario è giuridicamente indispensabile”.

Serie A contro la Fifa: le parole di De Siervo

La nota è stata accompagnata dalle parole dell’a.d. della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo. “La Serie A, come quasi tutti gli altri Campionati europei, negli ultimi 20 anni non ha aumentato il numero di partite – ha ricordato il dirigente – Al contrario, Fifa e Uefa, ciclo dopo ciclo, hanno incrementato costantemente le dimensioni delle loro competizioni sia per i Club che per le squadre nazionali e ora abbiamo raggiunto un punto di saturazione nel calendario. Il problema del sovraccarico del calendario non è causato dalle competizioni delle Leghe, ma dalla Fifa, con il suo nuovo formato e la durata dei tornei, e dalla Uefa con la Nations League e le nuove competizioni Uefa per club, con un numero maggiore di date e partite”.

Tuttavia il percorso intrapreso dalla Uefa è stato determinato anche dalle decisioni di club e Leghe nazionali. “La differenza è che la Uefa ha avuto una significativa consultazione con tutte le parti interessate, Leghe comprese, e ha deciso una riforma del formato delle competizioni per club dopo una lunga discussione – ha sottolineato De Siervo -. La Fifa ha imposto il suo nuovo format e le sue competizioni senza alcuna discussione, consultazione e senza accettare di avere alcuna forma di rapporto con gli organizzatori delle altre competizioni”.

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