Serhii Kuznietsov, in sciopero della fame l’ucraino arrestato per il sabotaggio del Nord Stream. “Violati i suoi diritti”
- Postato il 4 novembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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È in sciopero della fame Serhii Kuznietsov, il 49enne ex militare ucraino arrestato il 21 agosto nel Riminese – in esecuzione di un mandato europeo – perché ritenuto tra i sabotatori del gasdotto Nord Stream nell’ottobre del 2022, e da allora detenuto in custodia cautelare nel carcere bolognese della Dozza. Il suo avvocato, Nicola Canestrini, fa sapere che Kuznietsov rifiuta il cibo dal 31 ottobre per “chiedere il rispetto dei propri diritti fondamentali, tra cui il quello a un’alimentazione adeguata, a un ambiente salubre, a condizioni di detenzione dignitose e a pari trattamento con gli altri detenuti in materia di visite familiari e accesso alle informazioni”. In particolare, secondo quanto denunciato dal legale, all’uomo non è mai stata garantita una dieta compatibile con le sue condizioni di salute, con conseguente peggioramento fisico.
Il 15 ottobre la Cassazione aveva annullato con rinvio la decisione con cui la Corte d’appello di Bologna aveva disposto l’estradizione di Kuznietsov in Germania, il Paese che aveva emesso il mandato d’arresto. La scorsa settimana la Corte d’Appello di Bologna si è pronunciata nuovamente a favore dell’estradizione, ma la difesa dell’ucraino ha fatto ancora una volta ricorso alla Suprema Corte. “Lo sciopero della fame di un detenuto è un segnale preoccupante, non solo per il singolo. Nessuno dovrebbe essere costretto a gesti estremi per vedere riconosciuti diritti elementari”, afferma l’avvocato Canestrini, che ha chiesto un intervento urgente della direzione del carcere e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) del ministero della Giustizia.
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