Sequestrati 15 cani detenuti in box sporchi nelle campagne di Saluzzo

  • Postato il 18 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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SALUZZO – Le guardie zoofile della provincia di Cuneo hanno effettuato nei giorni scorsi una serie di controlli nella valle Po per verificare le condizioni di detenzione di cani e gatti di proprietà. Durante le ispezioni, gli operatori hanno scoperto due cascine nelle campagne attorno a Saluzzo dove numerosi cani erano rinchiusi in box angusti, sporchi e privi dei requisiti minimi di benessere.

In uno dei casi più critici, quattro cani condividevano un unico riparo, tra ossa, stracci e feci, in un contesto che le guardie definiscono “incompatibile con qualsiasi standard di gestione corretta”. Molti degli animali risultavano inoltre sprovvisti di microchip, esponendoli al rischio di abbandono e rendendo difficile qualsiasi tracciabilità.

I nodi ancora irrisolti nei controlli sul territorio

Dal sopralluogo emergono criticità sistemiche: l’assenza o l’inefficacia dei controlli da parte degli enti preposti – in particolare le ASL veterinarie e le Polizie Locali – continua infatti a rappresentare un freno alla tutela degli animali. Questi enti, sottolineano le guardie zoofile, agiscono per conto dei Sindaci, che per legge (DPR 31.3.79) sono la figura garante del rispetto delle norme di protezione di cani e gatti.

A complicare ulteriormente il quadro contribuiscono le difficoltà della Procura nel riconoscere i reati di maltrattamento animale e la scarsa disponibilità delle istituzioni a sostenere le spese per il mantenimento degli animali sequestrati. Un insieme di fattori che, nonostante la recente riforma normativa con la legge 82/2023 che ha modificato il codice penale, impedisce ancora oggi una reale ed efficace applicazione delle norme a tutela degli animali d’affezione.

La situazione nelle campagne: cani in catena e box degradati

Nelle zone rurali, denunciano le guardie zoofile, i casi di detenzione scorretta restano numerosi: cani costretti a vivere in box sporchi, legati a catena per fare da guardia, lasciati senza cucce adeguate o chiusi in cascine abbandonate, lontani dal nucleo familiare e privati della fondamentale socializzazione. Una realtà che stride con le norme vigenti, che vietano l’uso della catena, impongono spazi puliti, acqua fresca e cucce coibentate.

L’appello: cercasi famiglie per i cani sequestrati

Le guardie zoofile annunciano che continueranno a monitorare il territorio ma lanciano anche un appello alla solidarietà: cercano famiglie disponibili ad adottare i cagnolini recuperati durante i controlli. Chi fosse interessato può contattare il numero 347 4816864.

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Quotidiano Piemontese

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