Sequestrata la sede “Edoras” di Avanguardia Torino: indagini su presunte manifestazioni fasciste
- Postato il 7 luglio 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – È scattato nella mattinata di lunedì 7 luglio il sequestro preventivo della sede denominata “Edoras” del movimento politico Avanguardia Torino, situata in via Tibone 2, nel quartiere Barriera di Milano. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torino.
Il provvedimento si inserisce in un’indagine più ampia, relativa a fatti risalenti al 2024, che ipotizza gravi reati legati alla propaganda ideologica di stampo fascista e razzista. Secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta, nella sede torinese si sarebbero svolti eventi musicali e culturali cui avrebbero partecipato militanti italiani e stranieri. Nel corso di tali incontri, 17 persone attualmente indagate avrebbero promosso “manifestazioni di esaltazione dei principi, fatti o metodi del fascismo, delle sue finalità antidemocratiche e di idee o metodi razzisti”, compiendo gesti e azioni riconducibili al disciolto partito fascista e ad organizzazioni di matrice nazista.
Le ipotesi di reato
Le ipotesi di reato avanzate dalla procura sono tre: associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa; propaganda e istigazione a delinquere per gli stessi motivi; e manifestazioni fasciste.
Il sequestro della sede ha lo scopo, secondo l’autorità giudiziaria, di evitare la reiterazione delle condotte contestate e di tutelare l’ordine pubblico. Le indagini restano in corso e potrebbero allargarsi ad altri soggetti o contesti associativi.
La reazione del movimento
Non si è fatta attendere la replica di Avanguardia Torino, che ha affidato a una nota pubblica il proprio punto di vista. “Quanto accaduto oggi ai danni del nostro movimento – si legge nel comunicato – non è altro che l’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo che viene riservato, in Italia e in Europa, a tutti i Patrioti che non si arrendono e continuano a difendere la propria terra, denunciando, ad esempio, i danni dell’immigrazione di massa o la dittatura del pensiero unico progressista”.
Il movimento, che si definisce “giovane ma attivo sul territorio”, rivendica iniziative pubbliche, attività di solidarietà e militanza a livello locale ed europeo. “Durante l’alluvione di Valencia – ricordano – abbiamo raccolto e consegnato un quintale di aiuti umanitari agli sfollati”. E concludono: “Difendere l’Italia non ci risulta sia ancora un reato. Ci difenderemo nelle sedi opportune, consapevoli di non aver commesso alcun crimine”.
Cos’è l’apologia di fascismo
L’operazione contro Avanguardia Torino rischia di riaccendere il dibattito nazionale sul confine tra libertà d’espressione e apologia dell’ideologia fascista. Ricordiamo che in Italia la Costituzione vieta esplicitamente la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista (legge Scelba, 1952) e punisce le manifestazioni che ne esaltino simboli, finalità o pratiche (legge Mancino, 1993).
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