Separazione delle carriere dei magistrati, l’Associazione europea dei giudici: “Dannosa per l’indipendenza”
- Postato il 10 maggio 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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La controversa riforma della separazione delle carriere dei magistrati, è dannosa anche per l’Associazione Europea dei Giudici (EAJ). Ci sono a rischio l’autonomia e l’indipendenza delle toghe secondo l’Eaj che ha espresso in diverse occasioni la grave preoccupazione per il piano del governo di portare a termine la riforma e modificare così la Costituzione. In una risoluzione adottata durante la riunione di Varsavia il 26 aprile 2024, l’Eaj – come fa sapere l’Anm – ha identificato diverse caratteristiche come “censurabili” nella riforma del governo Meloni, già sogno di Silvio Berlusconi.
Tra queste, figurano la selezione dei membri giudiziari del Consiglio superiore della magistratura tramite sorteggio, la proposta di suddivisione dell’attuale Consiglio unico (che comprende sia giudici che pubblici ministeri )in due Consigli separati, e la riduzione delle competenze del Consiglio, inclusa la privazione della sua giurisdizione in materia disciplinare. Nonostante queste serie obiezioni, espresse anche dalla Associazione nazionale magistrati, da giuristi e da una mobilitazione di giudici italiani con uno sciopero nazionale con flash mob e assemblee, l’Eaj ha constatato che il governo italiano continua a procedere con il processo legislativo senza alcuna riconsiderazione critica delle caratteristiche contestate contenute nel disegno di legge.
La frammentazione del Csm – Le principali obiezioni già in precedenza sollevate dall’Eaj riguardano appunto il fatto che “la frammentazione del Consiglio Superiore della Magistratura unificato in due distinti Consigli (uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri) può indebolire la magistratura e aprire la strada a influenze sui procedimenti penali; inoltre, la forte garanzia contro indebite pressioni esterne potrebbe essere ridotta e la tutela dell’unità e dell’autonomia della magistratura compromessa”.
I procedimenti disciplinari – Altra criticità rilevata da Eaj, concerne “I procedimenti disciplinari, che possono influire in modo decisivo sulle carriere dei giudici, e che sono una competenza fondamentale e devono essere affidati all’organo responsabile della protezione dell’indipendenza della magistratura e della garanzia dell’efficienza del sistema giudiziario. Questo deve riflettersi anche nella modalità di composizione dell’organo stesso e nella selezione delle persone che lo compongono”. “Un meccanismo di selezione casuale (sorteggio) per i membri togati degli organi di autogoverno – prosegue la nota – contraddice palesemente gli standard europei, secondo i quali i membri dei consigli giudiziari devono essere eletti dai loro pari”. “L’Eaj sollecita nuovamente il governo italiano a riconsiderare il percorso intrapreso e ad abbandonare la proposta di riforma costituzionale nella sua forma attuale, i cui aspetti dannosi non contribuiranno all’efficienza della giustizia, ma danneggeranno l’indipendenza della magistratura e la fiducia in essa”, conclude il comunicato.
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