Sentenza bomba, adesso un giudice può cancellare tutti i tuoi debiti: ma solo se hai già fatto questa cosa
- Postato il 8 agosto 2025
- Economia
- Di Blitz
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Un giudice può cancellare tutti i tuoi debiti, la nuova sentenza che cambia tutto per deve pagare: cosa sappiamo.
Una sentenza innovativa del Tribunale di Crotone ha stabilito che un giudice può cancellare integralmente i debiti di una famiglia, purché sia stata dimostrata la buona fede e la responsabilità nel gestire le proprie finanze.
Questo caso apre nuove prospettive per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento non colposo, offrendo un’importante possibilità di riscatto economico anche a chi, pur in difficoltà, ha sempre agito con correttezza.
La cancellazione dei debiti per sovraindebitamento non colposo: il caso di una giovane famiglia
Una giovane coppia con due figli minori ha ottenuto dal Tribunale di Crotone la cancellazione totale di oltre 60mila euro di debiti accumulati a causa di eventi indipendenti dalla propria volontà. La decisione del giudice si basa sul riconoscimento del sovraindebitamento come conseguenza di una serie di vicissitudini lavorative negative: licenziamenti improvvisi, precarietà occupazionale e un reddito familiare mensile complessivo di soli 1.230 euro, insufficiente per sostenere un nucleo di quattro persone. La famiglia, pur avendo contratto debiti per la necessità di far fronte alle spese quotidiane e alle esigenze legate ai figli, non ha mai mostrato comportamenti irresponsabili o intenzioni fraudolente.
Anzi, il Tribunale ha sottolineato la meritevolezza della coppia, evidenziando che il padre aveva saldato anticipatamente alcuni debiti prima che la situazione finanziaria precipitasse ulteriormente. La storia di questa famiglia riflette una realtà comune a molte famiglie italiane: dopo un periodo di stabilità lavorativa, la perdita improvvisa del lavoro ha causato un crollo del reddito e l’impossibilità di far fronte alle obbligazioni finanziarie. Inizialmente, il padre aveva un lavoro a tempo indeterminato presso un supermercato locale e, con l’arrivo dei figli, aveva contratto alcuni finanziamenti nella prospettiva di un futuro più sereno.
Purtroppo, il fallimento dell’azienda e i successivi anni di disoccupazione hanno stravolto ogni previsione. Anche la moglie, dipendente di un call center, ha subito un licenziamento e, solo recentemente, è riuscita a trovare un impiego saltuario come collaboratrice domestica con un reddito modesto di circa 300 euro mensili. La situazione economica familiare si è così ridotta ai minimi termini, mentre l’unico bene di valore era un’automobile del 2019, non sufficiente a coprire i debiti accumulati.

La sentenza del Tribunale di Crotone non solo riconosce la possibilità di esdebitazione per chi si trova in condizioni di meritevolezza e buona fede, ma introduce anche un sistema di monitoraggio post-procedura. Il giudice ha imposto che per tre anni successivi all’esdebitazione il beneficiario presenti una relazione annuale aggiornata sulla propria situazione economica, corredata da un report redatto dal Gestore della crisi. Questo meccanismo serve a garantire che la procedura resti riservata a chi ha realmente diritto di beneficiarne, evitando abusi e tutelando al contempo il sistema creditizio.
L’esdebitazione, dunque, rappresenta uno strumento fondamentale per il recupero sociale ed economico di soggetti che, pur in difficoltà, hanno sempre agito con responsabilità e trasparenza. L’importanza di questa decisione si riflette anche nella possibilità di fornire un modello di riferimento per altre famiglie in difficoltà, sottolineando come la legge possa offrire soluzioni concrete e umane nel trattamento del sovraindebitamento, soprattutto in un periodo storico segnato da crisi economiche e instabilità lavorative.
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