Segre, "i discorsi d'odio sempre più preoccupanti e inquietanti"
- Postato il 27 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Segre, "i discorsi d'odio sempre più preoccupanti e inquietanti"
AGI - "Purtroppo la diffusione dei discorsi d'odio, ma anche di altre forme di discriminazione contro donne, omosessuali, minoranze, migranti, sta conoscendo in questi anni forme sempre più preoccupanti ed inquietanti. Favorita come noto dall'incidenza e pervasività dei social media". Lo scrive la senatrice a vita Liliana Segre in una lettera rivolta al consiglio comunale di Milano dove è in discussione l'istituzione di una commissione speciale dedicata ai fenomeni e ai linguaggi d'odio, che si ispira alla commissione in Senato presieduta proprio da Segre.
"La Commissione da me presieduta ha avviato già nella scorsa legislatura e ancora in quella in corso un lavoro di ricerca e di studio, di monitoraggio dei fenomeni, di individuazione di soluzioni legislative e no - prosegue -. Audizioni e documenti sono ovviamente a disposizione di utenti e cittadini e credo potranno dare utili spunti anche alla Commissione del Comune di Milano. Purtroppo la situazione generale non aiuta. Guerre, aumento delle diseguaglianze sociali, degli squilibri fra Nord e Sud, migrazioni di portata globale creano un quadro di tensioni che favorisce il diffondersi di frustrazioni e rancori, destinate a trovare facile eco online. Il che di conseguenza amplifica anche gli effetti reali, l'incidenza nel corpo vivo della società, dove si registra l'aumento di forme di razzismo, antisemitismo, omofobia, violenza fisica e verbale contro le donne".
Per questo "saluto con interesse e vicinanza la decisione del Consiglio Comunale di Milano di istituire una "Commissione Speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio". Nella mia veste di Presidente della Commissione monocamerale del Senato che si occupa medesimamente di indagare le forme di hate speech online, ma anche offline, trovo opportuna e giusta la scelta delle istituzioni milanesi di dotarsi di uno strumento come la Commissione Speciale. Sono certa - conclude Segre - che la Commissione di contrasto ai fenomeni d'odio del Comune di Milano saprà essere all'altezza di fenomeni dal contrasto dei quali dipende il futuro e la qualita' della nostra convivenza civile e democratica".
"Non sorprende, ma preoccupa - sottolinea ancora la senatrice a vita - che piattaforme e grandi companies internazionali, raccolte sotto l'etichetta di Big Tech, abbiano deciso di recente di smantellare proprio le tutele contro la diffusione abnorme di hate speech online. E' di questi giorni la notizia che giganti come Facebook o Apple, per non dire di "X", hanno deciso di abolire le forme indipendenti di Fact-Checking, che cercavano di arginare proprio le forme peggiori di hate speech, fake news. Per fortuna in Europa il Parlamento Europeo nel 2022 ha approvato la Legge sui servizi digitali (DSA), ma anche quella sui mercati digitali (DMA), perché in effetti è decisivo il nesso fra problematica dei diritti e interessi reali, economici, di cui le grandi piattaforme sono portatrici. Diritti e poteri vanno considerati e affrontati insieme, perché insieme costituiscono il problema più allarmante. In questo quadro - si legge - paiono dunque tanto più opportune le innovazioni normative dell'UE, perché cambiano il quadro di riferimento generale, a tutela tanto dei diritti individuali, del diritto a non essere discriminati od offesi, diritto sempre da ponderare con quello di espressione, quanto delle nostre democrazie, messe in pericolo proprio dall'imbarbarimento della vita pubblica".
Giorno della Memoria, Segre in visita alla Fondazione Museo della Shoah
"Io il 27 gennaio 1945 non ero più ad Auschwitz da giorni. Eravamo in fabbrica obbligati a muoverci per la marcia della morte. Nessuno sapeva ciò che stava succedendo. Il 27 di gennaio è diventata una data simbolo, ma la gente crede che lì sia finita la guerra. Invece sappiamo bene che fino alla fine di aprile e inizio di maggio noi eravamo per strada. Da Auschwitz abbiamo camminato a piedi, salvo intervalli in altri lager come Ravensbruck, fino al nord della Germania. Quindi oggi festeggiamo il 27 gennaio diventata una data simbolo, ma noi sappiamo davvero cosa è stato". Con queste parole, la senatrice a vita Liliana Segre, per la prima volta alla Fondazione Museo della Shoah, ha voluto condividere una parte della sua testimonianza durante la visita speciale alla mostra della Fondazione Museo della Shoah dal titolo 'La fine dei lager nazisti'. La visita della senatrice si è svolta in occasione della Giornata della Memoria e in particolare per celebrare l'80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, una tappa fondamentale nella storia mondiale che segno' l'inizio della liberazione dai lager nazisti. Prima di accedere alla mostra, Liliana Segre ha partecipato a una cerimonia di commemorazione, deponendo una corona di fiori sotto la targa che ricorda la deportazione degli ebrei romani, avvenuta il 16 ottobre 1943: come sfondo, il murales "Anti-Semitism, History Repeating" dell'artista aleXsandro Palombo, raffigurante Liliana Segre e Sami Modiano, acquisita dalla Fondazione Museo della Shoah. All'interno della mostra, che racconta parte della sua storia, la senatrice Segre si è soffermata davanti alle mappe che raccontano le ultime drammatiche tappe della liberazione dei lager nazisti. "Qui, con grande emozione - riferisce il Museo della Shoah in una nota - ha rievocato le fasi della sua esperienza personale, creando un'atmosfera di profonda commozione tra i presenti".
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