Se un pizzaiolo prende più di un ingegnere: è il mercato, da noi moribondo, in Cina in trionfo

  • Postato il 30 novembre 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Se un pizzaiolo prende più di un ingegnere: è il mercato, da noi moribondo, in Cina in trionfo. Trovo giusto che un Michelangelo dell’arte culinaria come un pizzaiolo, guadagni il triplo di un ingegnere nucleare che comunque in Italia non serve a nulla.

Non dobbiamo pensare che un artigiano o un commerciante abbiano conquistato questo posto nel mondo con facilità.

Per secoli e secoli il loro destino è dipeso dalle decisioni di tiranni, eserciti, polizie, sacerdoti e corporazioni.

I principi del libero mercato che premia i più capaci, non sono dovuti agli economisti classici ma ad una coraggiosa sentenza di oltre quattro secoli fa.

Lo stalliere della regina

un pizzaiolo prende più di un ingegnere: è il mercato, da noi moribondo, in Cina in trionfo, nella foto Elisabetta I
un pizzaiolo prende più di un ingegnere: è il mercato, da noi moribondo, in Cina in trionfo – Blitzquotidiano.it (Elisabetta I nella foto dal web)

La regina Elisabetta I aveva concesso a Edward Darcy, il suo stalliere, il diritto esclusivo di importare carte da gioco in Inghilterra; quando un merciaio di Londra, ne produsse e vendette a sua volta, Darcy denunciò la violazione del suo monopolio. Nel 1602 la Corte rigettò il ricorso: le lettere patenti della Corona erano illegittime perché intaccavano i privilegi e le libertà dei sudditi di dedicarsi alla propria attività. L’ordinanza era giustificata sotto diversi aspetti: il monopolio danneggia i concorrenti effettivi e potenziali, priva gli altri dell’opportunità di esercitare un’attività, penalizza il pubblico in relazione ai prezzi più alti e alla più bassa qualità dei prodotti.

Dal momento che la Corona, senz’altro, non avrebbe potuto intenzionalmente agire male, il tribunale sentenziò che la regina era stata delusa dalla concessione della privativa. Peccato che, dopo pochi anni, il monopolio dichiarato illegittimo per Darcy fu concesso dal Parlamento alla Compagnia dei giocatori di carte. Il diritto all’abuso era ormai passato di mano.

La legge del libero mercato è universale ed è applicata negli ex paesi comunisti, come la Cina: vediamo di riassumerne al meglio i principi fondanti.

Mercato e progresso

Sviluppo inarrestabile della scienza, suoi corollari di invenzioni e miglioramento tecnico, libertà degli individui di acquistare i prodotti desiderati e di scegliere l’attività lavorativa, ineguaglianze dei redditi, aumento della popolazione e conseguenti continui cambiamenti nella disponibilità di mano d’opera e degli altri fattori produttivi, concorrenza e rivalità tra le nazioni del mondo.

Le imprese che sono in difficoltà per questi mutamenti devono essere sostituite da altre. La concorrenza costringe al ritiro i produttori che usano metodi sorpassati o che producono vecchi articoli. E questo vale per le grandi industrie e il salumiere sotto casa.

Il progresso della scienza e della tecnica ha due opposti effetti: di suggerire i modi con cui gli imprenditori possono produrre i loro articoli con minor numero di addetti e di indicare nuove attività in cui impiegare i lavoratori licenziati.

Questo tipo di economia si basa sull’espansione continua e sull’”iniziativa”, che è come il catalizzatore in chimica, come la scintilla per il motore a scoppio.

L’iniziativa economica richiede un gran numero di imprenditori: una società nella quale la qualifica di datore di lavoro si presentameno attraente rispetto a quella di prestatore d’opera, è destinata al fallimento.

Un governo che vuole incrementare l’espansione economica deve fare ogni sforzo per incoraggiarla.

Il sistema fiscale della Cina non prevede tasse di solidarietà, sul patrimonio e neppure sulle successioni. Ereditare una casa da 1 milione di euro costa circa 80.000 euro di commissioni, inferiori alla nostra imposta catastale. Eppure, la percentuale di popolazione in una situazione lavorativa definita “vulnerabile”, dovuta cioè ad una retribuzione inadeguata e a condizioni di lavoro difficili, è la seconda più alta tra i Brics.

La Cina ha puntato sull’espansione continua come unico mezzo per migliorare il benessere dei cittadini e ridurre la povertà: il ritmo di incremento del PIL cinese ha messo in ginocchio l’intero occidente.

In Italia, i programmi elettorali del PD e dei 5 Stelle, prevedono l’introduzione di un salario minimo obbligatorio, il rafforzamento della contrattazione collettiva, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio, la creazione di strumenti per proteggere i lavoratori e le imprese nella transizione digitale/ecologica. I 5 Stelle propongono nuovi criteri per il calcolo del PIL.

Alla base di questi programmi sta l’inasprimento continuo delle tasse.

L’Europa a trazione social-democratica chiede la chiusura delle aziende inquinanti come la siderurgia, la limitazione dell’uso del petrolio, del carbone e la riduzione delle centrali nucleari.

Questi programmi, certamente encomiabili, che richiedono l’intervento dello Stato in termini di investimenti diretti e di sussidio alle imprese, sono ormai insostenibili.

L’economia di mercato sta diventando “assistita” in Europa e in America.

L’attuale confronto mondiale è tra i paesi neo liberisti (come la Cina) che non prevedono paletti allo sviluppo e alla libertà d’iniziativa e i paesi occidentali che impongono lo Stato sociale,la politica green e costose burocrazie.

Il fatto curioso è che i partiti social-democratici alzino il tiro contro il governo italiano che ha portato il paese a crescita zero, senza capire che il costo dell’energia e la perdita di competitività dipende dallo loro scelte politiche.

Gli operai dell’Ilva che scendono in piazza sono le vittime designate di queste politiche. I sindacati invocano la nazionalizzazione che non servirebbe a nulla perché gli stabilimenti sarebbero destinati comunque alla chiusura per ragioni ambientali.

I sindacati tedeschi sono invece favorevoli alla riattivazione delle centrali a carbone e si tengono strette le loro acciaierie parimenti inquinanti, nonostante i distinguo dei nostri politici.

I sindacati francesi non si sono mai opposti alla costruzione di centrali nucleari.

Se l’impresa italiana si trova a dover sopportare oneri maggiori di quelle tedesche e francesi in relazione a una inefficiente burocrazia, all’eccessivo costo dell’energia, finirà per non essere più competitiva. Il prodotto italiano risulterà emarginato, il dipendente rischierà il posto e molti lavoratori entreranno nella categoria dei diseredati.

Le sinistre che si appellano alla giustizia sociale mirano ad aumentare il peso dello Stato nell’allocazione dei beni,aumentano l’antagonismo sociale. Esse affidano allo Stato il benessere delle popolazioni invece che all’attività produttiva.

Quando si afferma che da noi c’è crisi di lavoro, non si capisce perché abbiamo bisogno di importare mano d’opera straniera per far girare la macchina produttiva. E’ evidente che molti italiani scelgono di avere più tempo libero e penso che non sia giusto dar loro comunque un reddito di cittadinanza.

Bisognerà domandarsi perché molti immigrati che, nel loro paese d’origine, se commettono un furto o uno stupro subiscono pene corporali, come arrivano in Italia si sentono liberi di dare sfogo ai lori istinti primordiali.

Il sommerso in Italia è in gran parte frutto di milioni di comportamenti individuali e non solo di categorie privilegiate. Oggi l’evasione principale è quella di chi dichiara tutti i redditi ma non paga le tasse.

Abbiamo avuto Mani pulite che ha risanato il paese e spazzato via i corrotti. Prima c’erano democristiani corrotti che sapevano governare oggi ci sono corrotti senza qualità che richiamano al potere quei vecchi democristiani.

Musk ci dice che gli italiani sono a rischio estinzione e chi se ne frega.

Abbiamo combattuto per il suffragio universale e tocchiamo il quorum del 40% che è considerato ormai una soglia fisiologica.

Tutti vogliono l’impiego sicuro che non esiste più e le pensioni anticipate. Numerosi tassisti genovesi vorrebbero essere assunti come autisti dell’AMT che è in crisi permanente e richiede continui interventi del Comune per risanare i bilanci.

Abbiamo scelto un sistema fiscale progressivo, mentre e in Cina e negli Usa si sta tornando alla regressività fiscale come premio a chi produce di più.

Vogliamo la sanità pubblica e paghiamo medici e infermieri meno del ragioniere che tiene la contabilità negli ospedali.

Abbiamo lasciato crescere generazioni di magistrati “autonomi”dal governo e poi abbiamo scoperto che erano al servizio di forze politiche e oggi si ribellano per non fare la fine dei Pm tedeschi francesi, inglesi o americani.

Anche le religioni sono in libera competizione tra loro, ma i musulmani ammazzano i nostri missionari cattolici che invadono i loro territori.

in questo contesto finiscono le solidarietà, prevalgono gli interessi forti e organizzati e si attenua la tutela dei sacrificati da parte delle stesse agenzie governative.

I giovani vengono messi fuori gioco. Il lavoro è come un treno rapido che passa: chi è dentro il treno sa di non scendere mentre chi è fuori è certo di non poter salire.

 

 

 

 

 

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