Se i magistrati non si possono neanche criticare
- Postato il 21 novembre 2024
- Di Libero Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Se i magistrati non si possono neanche criticare
I membri del Csm forse non se ne sono neppure resi conto, ma con la loro levata di scudi di ieri hanno fatto rivivere – traslandola sui magistrati – l'impostazione che lo Statuto Albertino aveva adottato nei confronti del re: «La persona del re è sacra e inviolabile». Ecco, adesso a essere «sacri e inviolabili» dovrebbero essere i magistrati, cioè – è sempre bene ricordarlo – dei funzionari pubblici non eletti da nessuno e meri vincitori di un concorso. Di più: il sogno del Csm è che a questo punto i magistrati siano perfino sottratti alla critica, alla discussione pubblica, pena una presunta «delegittimazione». Indiscussi e indiscutibili nei loro atti. (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l'analisi integrale di Daniele Capezzone