“Se dovessero vietare in Italia i viaggi di lavoro per Mosca, chiederei la cittadinanza russa. Loro devono sapere che gli italiani li amano”: così Pupo

  • Postato il 2 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Pupo (nome d’arte di Enzo Ghinazzi) è da sempre di casa in Russia, dove ha continuato ad esibirsi anche dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Nel 2024 ha tenuto un concerto al Cremlino, che poi gli è costata la cancellazione di altre date in programma in Lituania e in Belgio.

“La cancellazione del concerto in Belgio, così come di quello in Lituania e altrove, è stata un’inaccettabile dimostrazione di arroganza – afferma il cantante -. Prima delle cancellazioni, mi hanno chiesto di fare dichiarazioni sulla base delle loro istruzioni diplomatiche. Io non prendo ordini da nessuno, ho detto semplicemente loro di andare all’inferno”.

Pupo definisce poi “una vergogna” la cancellazione del concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev lo scorso luglio nella Reggia di Caserta. “Ci sono milioni di italiani che la pensano come me, i quali pensano che nessuna forma di arte, cultura o sport debba essere soggetta a sanzioni e divieti”, aggiunge.

Pupo afferma inoltre che “il popolo italiano dovrebbe essere grato ai russi” anche per l’operazione “Dalla Russia con amore” che durante la pandemia da Covid vide l’arrivo in Italia di squadre mediche inviate da Mosca. “Ma – aggiunge – il problema non sono gli italiani. Essi apprezzano e amano i russi, come i russi amano gli italiani. Il vero problema è il governo. È il più grande ostacolo”.

“Io seguo la mia strada e le mie convinzioni”, prosegue Pupo. E alla domanda su come si comporterebbe se in Italia fosse approvata una legge che vietasse di recarsi in Russia, risponde: “Deciderei se rispettarla o meno. Come minimo, chiederei la cittadinanza russa“.

Da qui un concerto dedicato “all’amore tra la Russia e l’Italia” perché “i russi devono sapere che gli italiani li amano”. Così Pupo ha annunciato, in un’intervista al quotidiano Izvestia, che tornerà ad esibirsi sabato a Mosca alla Live Arena, dove, oltre ai suoi più grandi successi, popolarissimi in Russia, eseguirà anche la celebre canzone russa “Kalinka” e “Bella Ciao”.

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Il Fatto Quotidiano

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