Scuole dell’infanzia, sale del 30% richiesta di insegnanti di sostegno. Bruzzone: “Partito nuovo bando assunzioni”

  • Postato il 15 settembre 2025
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disabilità bambini

Genova. L’arrivo del primo giorno di scuola è anche l’occasione per fare i conti anche con le difficoltà del comparto, da tempo alle prese con problemi legati alla disponibilità di insegnanti che, come visto negli anni scorsi, spesso non bastano a coprire il fabbisogno in caso di supplenze.

A mostrare maggiormente sofferenza è la scuola dell’infanzia per la quale il Comune di Genova da tempo è alle prese con penuria di organico. “E’ ripartito un nuovo bando per 12 assunzioni, dopo avere proceduto alle stabilizzazioni ed assunto 37 nuove persone per il comparto ATA – ha commentato questa mattina l’assessora ai Servizi educativi Rita Bruzzone – La Direzione competente sta procedendo a svolgere tutti i colloqui necessari per riuscire a coprire tutti i posti vacanti, soprattutto nella scuola dell’infanzia. Per quanto riguarda gli operatori socioeducativi avremo a brevissimo un incontro con i sindacati. Al momento stiamo cercando di coprire tutte le richieste, dalle quali emerge un aumento del 30% per quanto riguarda il sostegno alle disabilità. Abbiamo già investito 15 milioni di euro sulla scuola e stiamo cercando di andare incontro a necessita di tutti. Ci sarà una nuova figura che sarà l’operatore di plesso, comunque avremo molto presto un incontro con la Consulta e con i sindacati per quanto riguarda la parte delle cooperative. Verificheremo che ci sia il rispetto della contrattualità affinché non vi siano disuguaglianze”.

“Giovedì scorso – aggiunge l’assessora Bruzzone – ho presentato in Giunta una delibera, approvata, che prevede la possibilità di sostenere le famiglie delle scuole dell’infanzia in situazioni eccezionali, per disagi non preventivabili, previa verifica dei casi. In queste circostanze, sarà possibile applicare una riduzione tariffaria fino al 20%. Abbiamo ritenuto questo strumento utile soprattutto nelle aree dove i disagi sono più rilevanti. L’obiettivo principale resta quello di rafforzare il personale, considerato che attualmente mancano circa 15 insegnanti”.

 

Il punto dei sindacati

“Il Comune di Genova vive una situazione di forte sofferenza organizzativa e di organici. Dai municipi alle aree tecniche, dai servizi sociali alla polizia locale, dai cimiteri alle biblioteche e musei, servizi educativi, fino alle aree amministrative strategiche come personale e contabilità: tutti i settori risentono della mancanza di personale.  Si è in ritardo anche sui pagamenti di istituti contrattuali come le progressioni economiche, i premi di eccellenza e i progetti obiettivo. Questi ultimi non possono essere liquidati a causa dell’assenza del Nucleo di Valutazione. Il bando per ricostituire il Nucleo è uscito a luglio: non comprendiamo il ritardo e vogliamo capire con l’Amministrazione come andare avanti – spiegano il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Liguria Gabriele Bertocchi e la segretaria regionale Cisl Funzione Pubblica Liguria Cinzia Maniglia – Non basta più parlarne o attribuire colpe: il problema è conosciuto da tempo ma oggi servono soluzioni e scelte politiche, non il continuo scaricare responsabilità sui singoli lavoratori che, per spirito di servizio e appartenenza all’ente, ogni giorno mandano avanti la macchina comunale. Poi come servizi educativi, siamo alle solite. Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia persistono buchi d’organico importanti. Per le insegnanti si annuncia un concorso, ma i tempi tecnici non consentiranno assunzioni rapide, ma le scuole sono già partite. Per i collaboratori scolastici manca del tutto la graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato: la CISL FP Liguria chiede con urgenza un concorso “classico” e trasparente. Le funzionarie pedagogiche, le econome dietiste e il personale amministrativo rappresentano ruoli chiave per garantire qualità e continuità al servizio: senza un investimento concreto su queste figure l’intero sistema si indebolisce, e oggi – come ieri – la criticità è diventata insostenibile per tutta la Direzione dei Servizi Educativi. Quanto dovremo ancora aspettare per avere soluzioni? Sono anni che segnaliamo queste problematiche senza essere ascoltati. Dobbiamo forse pensare che l’obiettivo sia un collasso pilotato per giustificare, in futuro, scelte drastiche?”
Vorremmo anche parlare seriamente della disabilità, non è un tema che può ancora rimanere ai margini della discussione. Negli anni passati il Comune riapriva le iscrizioni dopo le scadenze ordinarie per consentire alle famiglie di accedere ai posti liberi – continua i sindacalisti – Quest’anno, pur in presenza di posti liberi e di personale in alcune strutture, la riapertura non c’è stata. Secondo la CISL FP Liguria, questa scelta rischia di generare personale “in esubero” in maniera voluta, per coprire i buchi d’organico altrove, senza risolvere i problemi alla radice. Si introducono turni non tipici e non concordati e si ipotizza di spostare personale da una scuola all’altra per coprire i buchi. L’orario di lavoro e l’organizzazione del servizio sono materie di confronto e non possono essere decisi unilateralmente. L’Assessorato e la Direzione hanno organizzato incontri con i genitori. Un confronto giusto e importante, ma altrettanto necessario è il dialogo con chi rappresenta i lavoratori e tiene in piedi il servizio ogni giorno”.
“La CISL FP Liguria ribadisce la propria disponibilità a un confronto costruttivo per condividere problemi e soluzioni. Ad oggi non siamo stati ricevuti dalla Sindaca per una riflessione generale, né abbiamo ricevuto alcuna convocazione per i servizi educativi nonostante le nostre formali richieste del 14, 22 agosto e dell’8 settembre sul settore specifico.  Apprezziamo la disponibilità politica agli incontri  che ci è stata nuovamente confermata oggi dall’Assessora Bruzzone, ma la disponibilità non basta più: servono date, tavoli concreti e decisioni rapide. Senza un confronto reale e immediato, le criticità dei servizi educativi rischiano di esplodere, con conseguenze gravi per personale e famiglie. Non ci interessa strumentalizzare i temi ma non possiamo più aspettare e tacere. Chiediamo un tavolo politico immediato, perché senza decisioni rapide e organizzazione strutturale i servizi comunali rischiano di restare nell’emergenza permanente”
Autore
Genova24

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