Scuole ancora al freddo: impianti obsoleti e manutenzione insufficiente. Le proteste: “Condizioni inadeguate per gli studenti e i professori”

  • Postato il 1 dicembre 2025
  • Scuola
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

“Il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento è ormai un leitmotiv della stagione autunno-inverno nel calendario scolastico”. A dirlo è Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale del settore scuola di “Cittadinanzattiva”. Un giudizio netto, condiviso dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali che in queste ore stanno raccogliendo le segnalazioni dei docenti da tutt’Italia (scrivete anche a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it). “Non è accettabile che studenti e personale siano costretti a lavorare in condizioni inadeguate e in alcuni casi pericolose. Non si può intervenire solo quando scoppiano le emergenze: ciò che conta è garantire condizioni sicure ogni giorno”, spiega il segretario nazionale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile.

La diagnosi la fa “Cittadinanzattiva”: non solo gli edifici ma anche gli impianti di riscaldamento sono obsoleti, o la loro manutenzione non è effettuata con regolarità e tempestività; le strutture più diffuse sono quelle centralizzate a metano (69%) e quelle centralizzate a gasolio (11%), con forti differenze regionali, peraltro anche altamente inquinanti.

Una denuncia che arriva anche dalla Flc Cgil, dove a parlare è la segretaria Gianna Fracassi: “Prosegue una situazione insostenibile di rischio diffuso nelle scuole mentre nella Legge di bilancio le risorse destinate alla sicurezza sono state azzerate. Non ci sono tracce di finanziamenti per l’edilizia scolastica: tutto è rinviato al futuro. Anche se fatti di cronaca e indagini statistiche dimostrano che gran parte delle strutture scolastiche non sono a norma, si conferma, anche sotto questo aspetto, la sottovalutazione di questo Governo nei confronti del settore dell’istruzione”.

“Cittadinanzattiva” chiede che si passi a un intervento strutturale e ordinario per rendere le scuole più sicure e più vivibili e per questo chiede di prevedere, con la prossima Legge di Bilancio, uno stanziamento di tre miliardi di euro in tre anni. Un fondo che servirebbe per realizzare nuovi interventi di messa in sicurezza delle scuole, nuove indagini diagnostiche di soffitti e solai, per realizzare altre palestre e mense e per dotare finalmente di impianti di condizionamento tutte le 360mila aule scolastiche.

Ad unirsi alle voci critiche è il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Denunciamo spesso questi episodi che non sono tollerabili. Spesso si sorvola sulla qualità della didattica che deve essere svolta in ambienti sicuri e accoglienti. Tutti sono d’accordo a tenere le scuole sempre aperte e comunque, al di là dell’assenza di fondi o del rispetto della sicurezza, noi no. Pretendiamo che il Governo investa nell’istruzione e migliori il tempo scuola. Tre istituti su quattro non hanno nemmeno le cinque documentazioni obbligatorie per rimanere aperti sulla sicurezza mentre ancora una volta l’adeguamento antincendio è prorogato”. Nonostante gli investimenti previsti dal Pnrr, troppe scuole continuano a presentare problemi che compromettono la sicurezza e il normale svolgimento delle lezioni. È necessario un piano di manutenzione organico e strutturato, con interventi di medio e lungo periodo, che vada oltre le soluzioni temporanee e occasionali.

L'articolo Scuole ancora al freddo: impianti obsoleti e manutenzione insufficiente. Le proteste: “Condizioni inadeguate per gli studenti e i professori” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti