Scuola, per l’educazione sessuale sarà obbligatorio il consenso dei genitori. Arresto in flagranza per chi picchia i docenti

  • Postato il 30 aprile 2025
  • Politica
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Nel Consiglio dei Ministri che si è svolto oggi sono state approvate alcune misure che riguardano la scuola proposte dalla Lega, il partito a cui appartiene il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Una di queste prevede il consenso informato sui corsi che riguardano l’educazione sessuale a scuola. Approvato anche l’arresto obbligatorio in flagranza per chi commette atti di violenza contro gli insegnanti.

Valditara, al termine del Consiglio dei ministri ha parlato dei corsi di educazione sessuale a scuola: “L’articolo 30 della costituzione stabilisce che spetta ai genitori il diritto-dovere di formare i figli. Per l’ampliamento dell’offerta formativa sulla sessualità serve un consenso preventivo scritto dei genitori facendo sapere quale è il materiale didattico, le finalità e le modalità di svolgimento delle attività prodotte. Le scuole devono fornire una attività formativa alternativa se i genitori negano il consenso. I soggetti erogatori devono avere requisiti di professionalità scientifica e accademica. Per le elementari i temi della sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali”. A dirlo è il ministro dell’Istruzione Valditara.

“Noi, agendo all’insegna del valore della trasparenza, intendiamo rafforzare l’alleanza tra la scuola e le famiglie come abbiamo fatto con la circolare sui compiti a casa. Vogliamo dare consistenza al patto educativo. I genitori devono essere consapevoli delle iniziative didattiche che vengono trattate in classe come per esempio la sessualità“, ha spiegato ancora Valditara.

La misura è stata subito bocciata dall’opposizione con Riccardo Magi di + Europa che ha parlato di “ossessione sul gender”. Irene Manzi, la responsabile scuola del partito Democratico, ha invece attaccato la norma giudicandola uno spot che va contro l’autonomia dei docenti.

Valditara
Scuola, per l’educazione sessuale sarà obbligatorio il consenso dei genitori. Arresto in flagranza per chi picchia i docenti (nella foto Ansa il ministro Valditara) – Blitz Quotidiano

Arresto in flagranza per chi picchia i docenti e i presidi

Il ministro ha spiegato le altre misure, tra cui una che prevede “l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici. Inoltre c’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un educatore, non si tocca”. Valditara ha aggiunto che l’arresto in flagranza non si estende ai minori. La misura ha trovato il plauso del sindacato nazionale dei presidi DirigentiScuola.

5 in condotta anche per casi di bullismo grave

Tra le altre nuove disposizioni introdotte c’è quella sul bullismo e il 5 in condotta: “Chi ottiene 5 in condotta sarà automaticamente bocciato e vengono compresi anche i casi di bullismo grave. In caso di 6 in condotta, invece, lo studente sarà rimandato a settembre e non potrà essere ammesso alla classe successiva fino al superamento di un ‘esame di riparazione’ durante il quale dovrà presentare un elaborato critico sui valori e i principi violati dal proprio comportamento, dimostrando di aver compreso la gravità delle proprie azioni anche alla luce dei principi costituzionali e delle regole della comunità scolastica”.

 

 

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Blitz

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