Scuola per la pace, anche i bambini in marcia per la solidarietà a Molassana
- Postato il 3 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Grande partecipazione questa mattina al corteo per la pace che ha animato le vie di Molassana, con centinaia di bambini e ragazzi dell’Istituto Comprensivo Molassana e Prato, accompagnati da famiglie, insegnanti, associazioni e cittadini.
Un lungo corteo colorato ha attraversato il quartiere portando canti, cartelloni e messaggi di speranza, trasformando le strade in un segnale forte di comunità e convivenza civile. L’iniziativa nasce all’interno del Patto Educativo di Comunità, promosso dall’Istituto Comprensivo Molassana e Prato in collaborazione con il Municipio IV Media Val Bisagno, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra scuola, famiglie, istituzioni e territorio.
“La pace non è un concetto astratto, ma un impegno quotidiano che si costruisce insieme” – ha sottolineato la dirigente scolastica Maria Teresa Vacatello. “La marcia di oggi dimostra che la comunità educante funziona quando lavora unita” – ha dichiarato il presidente del Municipio Lorenzo Passadore.
Per l’assessore ai Servizi Educativi Roberto D’Avolio: “Il Patto Educativo di Comunità è capace di trasformarsi in esperienze concrete e condivise, facendo crescere cittadini consapevoli e responsabili. Tutte e tutti insieme, qui in strada, facciamoci sentire, diamo un contributo nel nostro piccolo, nel nostro quartiere, per dare un messaggio di pace e di unione tra le persone. In questi giorni alunni e alunni delle mie classi hanno chiesto più volte “prof ma cosa possiamo fare noi? Figuriamoci se una manifestazione della scuola, una marcia per la pace possa cambiare qualcosa nel mondo “. È una delle domande più intelligenti che si possano fare, perché è la stessa domanda se la fanno tantissime persone, adulte e piccole. Ma la speranza è fatta proprio di queste domande e delle risposte che si possono dare facendo un atto semplice come questo di oggi. le parole che andrete a leggere oggi, le vostre poesie, le canzoni che canterete, ognuna di queste è importantissima, non solo oggi ma ogni giorno. Il nostro mestiere di professori, professoresse, maestri, maestre, educatori ed educatrici, è proprio quello di educare all’ascolto, al dialogo, all’incontro di più persone e alla collaborazione. È difficile farlo quando nel mondo si continuano a sentire notizie orribili come quelle degli ultimi giorni, quando persone che hanno il potere e governano i paesi insistono ad alimentare i conflitti tra i popoli e le persone. Perciò oggi quando sarà il turno di una classe che legge una poesia oppure canta una canzone oppure balla una musica, prestate attenzione e riempitevi gli occhi, le orecchie e il cuore di tutti quei piccoli messaggi di speranza che stiamo dando. qualcosa cambierà, prima o poi. Restiamo uniti, Restiamo umani”