Scoppio a Ercolano: fermo per omicidio e caporalato, indagata l’ex

  • Postato il 26 novembre 2024
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Scoppio a Ercolano: fermo per omicidio e caporalato, indagata l’ex

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Scoppio a Ercolano: fermo per omicidio, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e caporalato. Indagata anche l’ex. Previsto il conferimento dell’incarico per le autopsie delle vittime.


ERCOLANO (NAPOLI) – La tragedia che ha sconvolto Ercolano, in provincia di Napoli, continua a far emergere nuovi dettagli. Le indagini sull’esplosione avvenuta in un’abitazione di via Patacca, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, si fanno sempre più intense. La Procura di Napoli ha disposto il fermo di Pasquale Punzo, 38 anni, accusato di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale. La potente deflagrazione, che ha causato la morte delle gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni, e del 18enne Samuel Tafciu, ha lasciato una scia di dolore e sconcerto nella comunità.

SCOPPIO A ERCOLANO: LE ACCUSE

Punzo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri di Ercolano e trasferito nel carcere di Poggioreale. I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano contestano all’indagato: omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e il reato di caporalato. La difesa di Punzo è affidata all’avvocato Domenico Scarpone.

Un altro colpo di scena emerge con l’inclusione nell’inchiesta della ex compagna di Punzo, Giulia Eboli, madre della 13enne che formalmente risulta essere la proprietaria dell’immobile dove è avvenuta l’esplosione. Eboli, al momento non sottoposta a fermo, risulta indagata per la sua presunta complicità nell’affittare l’abitazione, utilizzata probabilmente per attività illecite, tra cui la fabbricazione di fuochi d’artificio.

LE INDAGINI

Domani, 27 novembre, alle 9, è previsto il conferimento dell’incarico per le autopsie delle vittime. Le indagini, dirette dai sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano, proseguono senza sosta per fare chiarezza sulle cause della tragedia e sulle responsabilità coinvolte. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire i dettagli dell’esplosione.

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