Nel profondo della costellazione del Camaleonte, a circa 620 anni luce da noi, gli astronomi hanno individuato un mondo solitario che sfida ogni logica conosciuta. Si chiama Cha 1107-7626, un pianeta vagabondo che sembra accrescersi a una velocità mai osservata prima, divorando gas e polvere come se fosse affamato di materia.
Gli strumenti del Very Large Telescope in Cile e del James Webb Space Telescope hanno registrato un ritmo impressionante: quasi sei miliardi di tonnellate di materiale al secondo, un tasso che lo rende l'oggetto di massa planetaria in più rapida crescita mai scoperto.. Solitario. Questo pianeta non orbita attorno a nessuna stella, ma vaga nello Spazio, immerso in una nube di gas che sembra alimentarlo come una stella in miniatura. I ricercatori, guidati da Víctor Almendros-Abad dell'Osservatorio Astronomico di Palermo, hanno osservato un'improvvisa esplosione di accrescimento, un "burst" durante il quale Cha 1107-7626 ha cominciato ad assorbire materia otto volte più rapidamente del solito.. Anomalia. L'evento ha sorpreso gli scienziati, perché questi lampi di accrescimento sono fenomeni tipici delle stelle giovani, non dei pianeti, e potrebbero rivelare che i confini tra le due categorie sono più sfumati di quanto si pensasse.
Il coautore Alexander Scholz, astrofisico dell'Università di St. Andrews, ha spiegato: «Questi improvvisi aumenti di luminosità, noti fin dagli anni Trenta, hanno un ruolo chiave nella nascita delle stelle, poiché riscaldano le nubi di gas e modellano l'ambiente in cui nascono nuovi mondi. Il fatto che un pianeta solitario possa mostrare lo stesso comportamento suggerisce che forse esiste un meccanismo universale, capace di governare la crescita sia delle stelle sia dei pianeti».. Unico. Cha 1107-7626, che ha una massa stimata tra cinque e dieci volte quella di Giove, è avvolto da un disco ricco di vapore acqueo e idrocarburi, una chimica sorprendentemente simile a quella delle giovani stelle.
Secondo i ricercatori, questo potrebbe significare che il pianeta solitario si è formato in modo indipendente, per collasso gravitazionale di una nube, piuttosto che come un pianeta espulso dal suo sistema di origine. La scoperta apre una nuova finestra sull'universo dei pianeti vaganti, corpi che non appartengono a nessuna stella e che brillano debolmente nella luce infrarossa.. Come nasce una stella? Negli ultimi anni, il telescopio James Webb ne ha individuati più di cinquecento nella Nebulosa di Orione, ma Cha 1107-7626 resta un caso unico, perché mostra un comportamento dinamico, quasi vitale, come se fosse una giovane stella in cerca della propria identità.
Gli astronomi continueranno a osservarlo, sperando di capire se queste esplosioni di accrescimento siano comuni o se Cha 1107-7626 sia davvero un'eccezione cosmica. Ogni nuova osservazione potrebbe avvicinarci a una risposta fondamentale: dove finisce un pianeta e dove comincia una stella?.