Scoperta a Savona un’epigrafe romana sul Priamar: un’importante testimonianza storica

  • Postato il 21 febbraio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Savona, città dalla lunga storia che affonda le radici nell’epoca romana e nel Medioevo, torna oggi al centro dell’attenzione grazie a un’importante scoperta archeologica. Durante gli scavi presso l’antica cattedrale del Priamar, ormai prossimi alla conclusione, gli studiosi hanno infatti rinvenuto un’epigrafe di età imperiale romana, risalente al II secolo d.C. Si tratta di un ritrovamento unico per la città ligure, che permette di riscoprire il legame tra Savona e Roma nei secoli passati.

Un’importante scoperta archeologica sta quindi riscrivendo la storia di Savona: questo fatto rappresenta una prova tangibile della presenza romana nella zona e offre nuove prospettive sul ruolo strategico del Priamar nell’antichità. La scoperta è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Civico Museo Archeologico di Savona (Màr), che ospiterà presto l’epigrafe tra le sue collezioni. Presenti all’evento, l’Assessore alla Cultura Nicoletta Negro, la direttrice dei Musei Civici Valentina Frascarolo e lo staff scientifico del Màr, i quali hanno sottolineato l’importanza della ricerca archeologica per la valorizzazione del territorio savonese.

L’epigrafe di Marcus Aemilius Placidus: una finestra sul passato

L’epigrafe rinvenuta a Savona è un monumento funerario dedicato da un tale Marcus Aemilius Placidus a suo padre, un ritrovamento che testimonia la presenza di un insediamento o di una villa nella zona del Priamar. Situata in posizione strategica, con vista sul municipium di Vada Sabatia, l’epigrafe offre oggi una nuova chiave di lettura sul passato romano di Savona e sul suo ruolo nei traffici commerciali dell’epoca.

L’importanza di questa scoperta va infatti ben oltre il mero valore archeologico: rappresenta un nuovo tassello nella ricostruzione storica della città e dei suoi legami con Roma, che nei secoli successivi sarebbero stati rafforzati dalla famiglia papale Della Rovere. Il reperto, unico nel suo genere per Savona, sarà esposto al pubblico presso il Civico Museo Archeologico, contribuendo alla narrazione della storia della città e alla crescita del turismo culturale.

Il Priamar, un polo di ricerca tra archeologia e innovazione

Il sito del Priamar si conferma sempre più un fulcro per la ricerca storica e scientifica. Il progetto di scavo, affidato all’Istituto Internazionale degli Studi Liguri, ha visto negli anni il coinvolgimento di esperti e studenti universitari da tutta Italia, portando alla luce strutture medievali, un sepolcreto romanico e un’abitazione di epoca bizantina risalente al VI-VII secolo.

L’Assessore alla Cultura, Nicoletta Negro, ha sottolineato come il Priamar stia evolvendo in un polo di ricerca e innovazione, grazie alla collaborazione con la Fondazione CIMA, che unisce lo studio dei cambiamenti climatici all’archeologia. Questo approccio interdisciplinare permette di valorizzare ulteriormente il sito, rafforzando il suo ruolo nel panorama culturale e scientifico.

Parallelamente, il Civico Museo Archeologico ha registrato un aumento significativo di visitatori nel 2024, con 13.308 ingressi, segnando un incremento di oltre 1.000 unità rispetto all’anno precedente. Questo dato dimostra il crescente interesse per il patrimonio storico di Savona, attrattiva per turisti provenienti da 92 Paesi diversi.

Grazie a scoperte come quella dell’epigrafe romana e all’impegno nella ricerca, Savona è destinata a diventare una destinazione di primo piano per gli appassionati di archeologia e storia, con il Priamar come punto di riferimento per la valorizzazione del suo passato millenario.

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SiViaggia.it

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