Scontro tra Trump e Medvedev, dalla “mano morta” rievocata dall’ex presidente russo ai sottomarini Usa più vicini alla Russia
- Postato il 2 agosto 2025
- Politica
- Di Blitz
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In un momento di crescente tensione tra Washington e Mosca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una mossa militare che non passerà inosservata: il dispiegamento di due sottomarini nucleari statunitensi “in regioni appropriate”. A renderlo noto è stato lo stesso tycoon attraverso il suo social network, Truth, dopo un confronto a distanza durato oltre due giorni con l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dimitry Medvedev.
Trump ha motivato la decisione con parole forti: “Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell’ex presidente Dimitry Medvedev, che ora è vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato che due sottomarini nucleari vengano posizionati nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni sciocche e incendiarie fossero qualcosa di più di semplici parole”, ha scritto sul suo profilo ufficiale.
L’attuale presidente americano ha poi sottolineato l’importanza del linguaggio utilizzato in ambito politico e diplomatico: “Le parole sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze indesiderate, spero che questo non sia uno di quei casi”.
Lo scontro con Medvedev
L’affondo di Trump è arrivato dopo un botta e risposta molto acceso iniziato oltre 48 ore prima, quando Medvedev, attraverso un post su X, ha criticato le posizioni statunitensi in merito al conflitto ucraino, dichiarando: “Ogni ultimatum degli Usa (su una tregua in Ucraina, ndr) è un passo verso la guerra”.
La risposta americana non si è fatta attendere. Trump, ancora una volta su Truth, ha replicato in termini duri: “L’ex presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente, deve stare attento a quello che dice, sta entrando in un territorio molto pericoloso. Non mi interessa cosa farà l’India con la Russia. Possono abbattere insieme le loro economie in rovina, per quel che mi riguarda. Abbiamo fatto pochissimi affari con l’India, i loro dazi sono troppo alti, tra i più alti al mondo. Allo stesso modo, Russia e Stati Uniti non fanno quasi nessun affare insieme. Continuiamo così e diciamo a Medvedev, l’ex presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente, di stare attento a quello che dice. Sta entrando in un territorio molto pericoloso».
Le parole (e le minacce) di Medvedev
Alle dichiarazioni di Trump è seguita la replica al vetriolo di Medvedev, che ha scelto Telegram come canale di comunicazione. L’ex presidente russo ha scritto: “Se alcune parole dell’ex presidente della Russia provocano una reazione così nervosa in un presidente degli Usa così temibile, significa che la Russia ha ragione su tutto e continuerà a seguire la sua strada”. Ma non si è fermato qui. Ha aggiunto un riferimento inquietante che ha subito attirato l’attenzione degli osservatori internazionali: “Si ricordi dei suoi film preferiti sugli zombie, e anche di quanto possa essere pericolosa la leggendaria “Mano Morta”.”
Il riferimento è a un sistema automatico di risposta nucleare, noto come “Perimetr” o appunto “Dead Hand”, risalente alla Guerra Fredda. Secondo alcuni analisti militari, tale sistema sarebbe stato progettato per garantire una risposta atomica automatica da parte della Russia nel caso in cui la sua leadership venisse annientata in un attacco nemico. Una minaccia implicita che ha contribuito in modo significativo alla decisione di Trump di rafforzare la postura militare americana con il posizionamento dei due sottomarini nucleari.
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