Scontro sui dazi: Newsom lancia la sfida a Trump

  • Postato il 16 aprile 2025
  • Di Panorama
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È scontro sui dazi. Secondo il Los Angeles Times, il governatore dem della California, Gavin Newsom, è pronto a intentare una causa contro Donald Trump, per contestargli l’autorità di imporre tariffe senza prima richiedere il benestare del Congresso.

“I dazi illegali del presidente Trump stanno creando il caos tra le famiglie, le imprese e l’economia della California, facendo salire i prezzi e mettendo a rischio posti di lavoro”, ha dichiarato Newsom in una nota. “Stiamo difendendo le famiglie americane che non possono permettersi di lasciare che il caos continui”, ha proseguito. La California è il primo Stato a contestare la politica tariffaria attuata dalla Casa Bianca. In particolare, secondo il governatore, l’International Emergency Economic Powers Act non garantirebbe al presidente americano di imporre dazi senza un’approvazione parlamentare.

Newsom appare preoccupato per le ricadute economici della politica tariffaria di Trump, visti gli stretti legami commerciali che la California intrattiene con Canada, Messico e Cina. Va comunque detto che non tutti i dazi di Trump sono stati imposti sulla base dell’International Emergency Economic Powers Act: quelli alle auto sono stati per esempio comminati, invocando il Trade Expansion Act. L’International Emergency Economic Powers Act è stato invece utilizzato il primo febbraio, quando Trump annunciò l’imposizione di tariffe del 25% a Canada e Messico, oltre a dazi aggiuntivi del 10% alla Cina. Il provvedimento è stato usato come base anche per le tariffe reciproche, annunciate il 2 aprile.  

Il punto è comunque politicamente scivoloso per Newsom. Ricordiamo che il governatore è considerato uno dei papabili candidati alla nomination presidenziale dem del 2028. E che una parte dei dazi di Trump è benvista dal mondo sindacale americano (le tariffe alle automobili, per esempio, sono state accolte positivamente dal sindacato dei metalmeccanici, l’Uaw: quella stessa Uaw che non è sembrata disdegnare neppure le tariffe reciproche). Insomma, non si può del tutto escludere che l’azione legale di Newsom possa risultare impopolare in alcuni settori della Rust Belt, creando dei problemi a una probabile corsa presidenziale del governatore.

Ma non è tutto. A inizio aprile, il senatore repubblicano, Chuck Grassley, ha introdotto, assieme alla collega dem Maria Cantwell, un disegno di legge che porrebbe l’imposizione di nuove tariffe sotto la valutazione del Congresso: parliamo di una norma che è comunque improbabile possa essere alla fine approvata da Camera e Senato.

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Panorama

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