Scontri e guerre tra contraddizioni storiche e…l’Europa che non c’è…

  • Postato il 17 giugno 2025
  • Esteri
  • Di Paese Italia Press
  • 1 Visualizzazioni

PIERFRANCO BRUNI

Ci sono problemi e strategie mancanti in una politica estera che riguarda tutta l’Europa. Certo, è molto facile e semplice giudicare condannare stare da una parte soltanto. Comunque siamo in un paradosso internazionale che vede l’Europa al centro di una completa incapacità di “Parola” nel far affermare il proprio ruolo che è stato storico. L’antico dilemma israeliano, direi ebraico sionista, è un perno fondamentale in una politica economica che interessa le questioni di una geo politica rattristata da un occidentale ormai stanco abulico assente.
Non bisogna avere alcun timore nell’affermare le contraddizioni di un rapporto ancora incisivo tra gli Stati Uniti d’America e il “pianeta” russo. La arroganza di Putin equivale a quella dell’Israele. La Palestina non è terra di nessuno come tutto il mondo islamico che in questo preciso contesto vede l’Iran portatore di istanze deviazioniste. Ci sono precise responsabilità ebraico israeliane. È come se si avesse pudore nel pronunciare il termine ebraico. Israele è mondo ebraico.
Lo si vuole capire o no. Il mondo della striscia di Gaza è mondo arabo a tutti gli effetti. Il conflitto tra Israele e Palestina è uno scontro tra storia ebraica e realtà araba e musulmana. L’Occidente non c’è. Piuttosto dovrebbe essere l’Europa soprattutto mediterranea a influenzare un percorso di pace all’interno del vasto contesto medio orientale. Eppure non è così. I due Poli restano sempre gli Stati Uniti d’America e la Russia.
La visione di una realtà atlantista asiatica mediterranea sono geografie che intrecciano una storia antica dell’Occidente e l’Oriente in cui gli scontri anche interni non sono mai mancati. Ora sono guerre plateali nella modernità delle macerie passate. Non si può alcun discorso senza entrare nelle Storie. Ciò che chiamiamo Occidente è stata sempre una estenuante ricorso alle occupazioni. Il Giappone bombardato a guerra finita dovrebbe insegnare qualcosa. Anche la storia di una civiltà come l’Iran ha nel suo passato una violenza occidentale.
Cambiamo completamente pagina. Come viene considerato oggi Israele? Il mondo ebraico è stato un pianeta dell’Occidente cosiddetto “democratico”. O no? Un tempo il patto Stalin Hitler puntava sostanzialmente alla occupazione e invasione delle Nazioni estere. Cosa hanno fatto gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica dal 1945 in poi? Questo scontro endemico tra Occidente e Oriente non è solo un fatto politico. È economico petrolifero gr geografico nel segno di isolare l’Europa.
Una Europa che oggi non c’è perché tutte le Nazioni europee sono state e sono “satelliti” di una Europa bloccata in una incapacità terribile. Il caso Libia e la funzione di Gheddafi fa capire oggi molti aspetti. Tolto il cuscinetto mediterraneo tutto è diventato possibile. Abbiamo oltrepassato ogni limite. Da Ovest all’Est. Quindi non si tratta di un dato ideologico. Non interessa nessuno. Si tratta di potere di Potenze.
L’Europa non ha alcun ruolo non perché mancano leadership ma perché dal 1945 sono cambiati gli assetti geografici e dopo il 1989 ancora di più. Le ali del pianeta sono giocate tra ricchezza e povertà. Ma il tempo sta finendo e siamo giunti al ridicolo nel momento in cui Putin si erge come uomo della pace tra Israele Palestina e Iran. Andiamo un po’ nei meandri delle motivazioni consegnate alla storia. Siamo una civiltà guerrafondai e le responsabilità si rimbalzano.
Cerchiamo di essere seri.

Ci sono problemi e strategie mancanti in una politica estera che riguarda tutta l’Europa. Certo, è molto facile e semplice giudicare condannare stare da una parte soltanto. Comunque siamo in un paradosso internazionale che vede l’Europa al centro di una completa incapacità di “Parola” nel far affermare il proprio ruolo che è stato storico. L’antico dilemma israeliano, direi ebraico sionista, è un perno fondamentale in una politica economica che interessa le questioni di una geo politica rattristata da un occidentale ormai stanco abulico assente.
Non bisogna avere alcun timore nell’affermare le contraddizioni di un rapporto ancora incisivo tra gli Stati Uniti d’America e il “pianeta” russo. La arroganza di Putin equivale a quella dell’Israele. La Palestina non è terra di nessuno come tutto il mondo islamico che in questo preciso contesto vede l’Iran portatore di istanze deviazioniste. Ci sono precise responsabilità ebraico israeliane. È come se si avesse pudore nel pronunciare il termine ebraico. Israele è mondo ebraico.
Lo si vuole capire o no. Il mondo della striscia di Gaza è mondo arabo a tutti gli effetti. Il conflitto tra Israele e Palestina è uno scontro tra storia ebraica e realtà araba e musulmana. L’Occidente non c’è. Piuttosto dovrebbe essere l’Europa soprattutto mediterranea a influenzare un percorso di pace all’interno del vasto contesto medio orientale. Eppure non è così. I due Poli restano sempre gli Stati Uniti d’America e la Russia.
La visione di una realtà atlantista asiatica mediterranea sono geografie che intrecciano una storia antica dell’Occidente e l’Oriente in cui gli scontri anche interni non sono mai mancati. Ora sono guerre plateali nella modernità delle macerie passate. Non si può alcun discorso senza entrare nelle Storie. Ciò che chiamiamo Occidente è stata sempre una estenuante ricorso alle occupazioni. Il Giappone bombardato a guerra finita dovrebbe insegnare qualcosa. Anche la storia di una civiltà come l’Iran ha nel suo passato una violenza occidentale.
Cambiamo completamente pagina. Come viene considerato oggi Israele? Il mondo ebraico è stato un pianeta dell’Occidente cosiddetto “democratico”. O no? Un tempo il patto Stalin Hitler puntava sostanzialmente alla occupazione e invasione delle Nazioni estere. Cosa hanno fatto gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica dal 1945 in poi? Questo scontro endemico tra Occidente e Oriente non è solo un fatto politico. È economico petrolifero gr geografico nel segno di isolare l’Europa.
Una Europa che oggi non c’è perché tutte le Nazioni europee sono state e sono “satelliti” di una Europa bloccata in una incapacità terribile. Il caso Libia e la funzione di Gheddafi fa capire oggi molti aspetti. Tolto il cuscinetto mediterraneo tutto è diventato possibile. Abbiamo oltrepassato ogni limite. Da Ovest all’Est. Quindi non si tratta di un dato ideologico. Non interessa nessuno. Si tratta di potere di Potenze.
L’Europa non ha alcun ruolo non perché mancano leadership ma perché dal 1945 sono cambiati gli assetti geografici e dopo il 1989 ancora di più. Le ali del pianeta sono specifiche giocate tra ricchezza e povertà. Ma il tempo sta finendo e siamo giunti al ridicolo nel momento in cui Putin si erge come uomo della pace tra Israele Palestina e Iran. Andiamo un po’ nei meandri delle motivazioni consegnate alla storia. Siamo una civiltà guerrafondai e le responsabilità si rimbalzano.
Cerchiamo di essere seri.

L'articolo Scontri e guerre tra contraddizioni storiche e…l’Europa che non c’è… proviene da Paese Italia Press.

Autore
Paese Italia Press

Potrebbero anche piacerti