Scontri davanti al liceo Einstein di Torino: studenti in piazza contro la Polizia dopo il fermo di un compagno
- Postato il 27 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Giornata di tensione quella di lunedì 27 ottobre davanti al liceo Einstein, in via Pacini 28. Nelle prime ore del mattino, un volantinaggio organizzato da Gioventù Nazionale D’Annunzio, movimento giovanile vicino a Fratelli d’Italia, ha innescato scontri tra i militanti e gli studenti dell’istituto.
Secondo quanto ricostruito, gli attivisti stavano distribuendo materiale con lo slogan “Contro la cultura maranza” quando la situazione è rapidamente degenerata. Ne sono seguiti momenti di forte tensione e la carica della Polizia, intervenuta per separare i gruppi. Un ragazzo dell’Einstein è stato fermato e portato in Questura.
La protesta davanti alla Prefettura di Torino
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, una cinquantina di studenti e studentesse del liceo si sono radunati davanti alla Prefettura di Torino per un presidio di protesta. Al loro fianco erano presenti rappresentanti di USB, Potere al Popolo, Mamme per la Resistenza e altre realtà dell’area sociale e movimentista.
In piazza Castello hanno risuonato slogan come “Siamo tutti antifascisti” e “Chi tocca uno tocca tutti”. Intorno alle 16, il corteo ha lasciato la piazza per sfilare lungo corso Giulio Cesare, diretto verso Palazzo Civico, prima tappa della manifestazione.
Durante il presidio, tra le bandiere del sindacato USB e quelle della Palestina, gli studenti hanno espresso rabbia e solidarietà nei confronti del compagno fermato. “Abbiamo contestato dei neofascisti che stavano distruggendo volantini che nessuno voleva all’interno della nostra scuola. Queste persone erano scortate da due camionette con i poliziotti già pronti a manganellarci”, ha dichiarato una studentessa al megafono.
Un altro ragazzo ha aggiunto: “Il governo oggi ha preso una posizione ben precisa. Come era già successo al Primo Liceo Artistico, ha scelto di difendere chi porta volantini neofascisti e non gli studenti”.
Cariche, fumogeni e uova davanti alla sede di Fratelli d’Italia
Il corteo ha poi proseguito fino a corso Renato Martorelli, dove si trova la sede di Fratelli d’Italia e del Fuan. La zona, presidiata da agenti antisommossa e due camionette della Polizia, è stata teatro di nuovi momenti di tensione, con lanci di uova e fumogeni da parte dei manifestanti. Le forze dell’ordine hanno mantenuto un cordone di sicurezza per evitare contatti diretti.
Le reazioni del preside e del sindacato
Dopo gli scontri, all’interno del liceo Einstein sono state convocate assemblee straordinarie per discutere quanto accaduto. Gli studenti hanno indetto uno sciopero ad oltranza, non autorizzato, per chiedere maggiore tutela e libertà di espressione.
Il dirigente scolastico, professor Chiauzza, ha diffuso una nota sui social in cui condanna “ogni forma di violenza perpetrata nelle vicinanze della sede di via Bologna”. Una posizione che però non ha placato le critiche: durante la manifestazione lo stesso preside è stato contestato da alcuni partecipanti.
Una tensione che cresce nelle scuole torinesi
L’episodio di oggi si inserisce in un clima di crescente tensione negli istituti superiori torinesi, dove nelle ultime settimane si sono registrati diversi casi di scontri verbali e fisici tra gruppi studenteschi e movimenti politici giovanili.
Il presidio davanti alla Prefettura ha rappresentato per molti una risposta collettiva: “Vogliamo scuole libere da presenze neofasciste e spazi dove poter discutere senza la paura delle cariche”, hanno ribadito gli studenti.
Le forze dell’ordine restano in allerta, mentre il dibattito politico e sociale su quanto accaduto davanti al liceo Einstein promette di rimanere acceso anche nei prossimi giorni.
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