Scontri al derby, gli ultras della Sampdoria chiedono scusa davanti alla giudice: “Abbiamo sbagliato”

  • Postato il 27 giugno 2025
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Derby ad alta tensione, scontri tra tifosi e guerriglia in corso De Stefanis

Genova. “Abbiamo sbagliato, ci siamo sentiti di tenere quel comportamento visto l’intensità e l’animosità di quei giorni. Ma ora chiediamo scusa e risarciremo il danno in base alle nostre possibilità economiche”.

E’ quanto detto da 10 su 11 ultras della Sampdoria comparsi davanti alla giudice per le indagini preliminari Carla Pastorini dopo che la Procura aveva chiesto l’arresto. Solo uno di loro ha detto di non essere mai stato coinvolto negli scontri, ma di essere sempre rimasto lontano.

In udienza la pm Monica Abbatecola ha riformulato le richieste: carcere per tre tifosi, quattro agli arresti domiciliari e quattro obblighi di firma quotidiana. Uno è irreperibile. Il gruppo è accusato di avere partecipato ai disordini con le forze dell’ordine in occasione del derby di Coppa Italia con il Genoa, il 25 settembre scorso.

I reati contestati sono resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti. A due di loro, per i quali è stata chiesta la misura più grave, è contestato anche l’assalto al pullman della squadra, avvenuto il 29 marzo, in corso Europadopo la partita giocata in casa contro il Frosinone persa tre a zero.

Dopo l’interrogatorio preventivo, introdotto con la riforma Nordio, la giudice si pronuncerà sulla richiesta della Procura, probabilmente lunedì.

Per l’accusa, gli 11 (difesi dagli avvocati Pietro Bogliolo, Matteo Carpi e Antonio Rubino) sarebbero socialmente pericolosi visto che non è la prima volta che partecipano a scontri e che hanno, dopo il derby, partecipato ad altri episodi violenti.

A metà aprile erano state chiuse le indagini: 29 tifosi tra rossoblù e blucerchiati avevano ricevuto l’avviso. Le accuse sono, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, porto d’armi e violazione di Daspo. Il 25 settembre le due tifoserie si erano fronteggiate più volte ma le forze dell’ordine si erano messe in mezzo. Poco prima della fine del match, in strada, si era scatenata una guerriglia urbana provocata dall’esposizione allo stadio degli striscioni storici che le tifoserie si erano rubati in primavera.

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Genova24

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